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Buon lavoro, a tutti

Creato il 01 maggio 2015 da Annagiuffrida @lentecronista

Buona festa dei lavoratori a chi non lavora, è disoccupato. A chi è precario, e oggi deve lavorare. A chi si sente vecchio, perché il mercato del lavoro lo ha pensionato senza riconoscergli una pensione.

Buon 1° maggio a chi oggi celebra un giorno di festa, e anche a chi non si è mai chiesto perché lo si festeggia.

Buon Primo Maggio a quella fetta d’Italia che oggi sceglie di parlare dell’inaugurazione dell’Expo 2015. Nonostante i cantieri ancora aperti, su cui si è voluto posare un telo di dignità per nasconderli al mondo. Su cui pendono ritardi (perché le mafie e la corruzione producono inefficienza). Un’inaugurazione su cui pesano dubbi circa l’integrità di chi sta gestendo questa città dentro una metropoli, e su chi ne prenderà il comando quando si spopolerà.

Buona festa a chi lavora. A chi ha un contratto e a chi lavora nell’ombra, senza neanche uno striminzito caschetto di tutele e garanzie, previdenziali ed economiche.

Buona festa dei lavoratori a chi ha da poco conseguito una laurea, e a chi sta ancora studiando. A chi rimane in Italia e a chi va a lavorare altrove, in un Paese dove riesce a sentirsi un lavoratore e non un sottostimato ingranaggio del mercato del lavoro.

Buon Primo Maggio a quanti devono lavorare perché il diritto al lavoro venga rispettato. Augurandoci, non possiamo rinunciare a farlo, che questo giorno ogni anno serva a risvegliare le loro coscienze, a sollecitare atti concreti che rendano effettivo il primo diritto alla dignità di ogni uomo e donna, il lavoro appunto.

Buon 1° maggio, o festa dei lavoratori come preferite, senza retoriche quotidiane, senza patetici tentativi di parlare di precari e disoccupati, senza slogan a scadenza.

Buon lavoro, a tutti.



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