Buon lunedì. Purtroppo in Italia

Creato il 05 luglio 2010 da Massmedili

Si torna dal weekend e si scoprono un sacco di cose. Tipo che il governo nel weekend è imploso o qualcosa del genere. Ma perché? Non erano al mare a rilassarsi? Macché. Atmosfera cupissima, da cupio dissolvi della non più prima repubblica e del ventennio berlusconiano che è durato solo quindici anni…

Ma perché? Perché Fini ha litigato con Bondi? (un po’ deboluccia). O perché il capo di ritorno dal Brasile (o era a villa Certosa?) gli sono girate perché gli è venuto male il make up? (gli mancano i guantini bianchi e poi potrebbe cantarci Ol’man river, che da lui siamo abituati a questo e altro).

No, siamo seri. Evidentemente c’è sotto di più. A parte Brancher che comunque pare che oggi si dimetta da ministro (reazione non proprio spontanea) perché sennò il governo rischiava di cadere giovedì su una mozione di sfiducia presentata dall’Idv che probabilmente avrebbe votato compatta anche una bella fetta del centrodestra, il casino è altrove. E sembra essere nel fatto che al capo entro l’estate interessa mettere il bavaglio alla stampa (perfino Feltri protesta!) MA NON far passare una manovra economica lacrime e sangue che è necessaria la paese ma a lui porterebbe solo un probabile calo di popolarità. Perché le regioni sono sempre più incazzate non solo con Tremonti, che fa il suo mestiere, ma anche con il capo che promette a vanvera (ma quanto ci vuole perché gli italiani capiscano che questo è il suo mestiere?), anche alcune, cruciali, che non sono certo rosse… Dunque, ragiona il Cav., passa il bavaglio, alla gente gli racconto solo quello che mi pare a me, l’Europa la teniamo buonina con quattro fole e della manovra se ne riparla a settembre/ottobre e come dico io. E se intanto vanno un po’ a frasi friggere tutti gli aspiranti delfini come Fini, Tremonti e Formigoni, tanto di guadagnato.  Per lui, s’intende.

Nel frattempo il paese, invece, senza manovra di ripresa non ne vede, e anche con questa manovra di ripresa sarà da vedere se ne rivede. Ma questo fra villa Certosa ed Arcore conta meno del punto colore giusto del prossimo fondotinta…

PS. Alcune chicche nel frattempo:

  • A Milano il trucco della “volumetria edificabile” del parco Sud per dare la stura a una nuova campagna di cementificazione mentre la città perde abitanti e non si vende un appartamento di superlusso di quelli in costruzione… Grazie ad Adriano Celentano per averlo detto e scritto…
  • L’interessante concetto di “smaltimento dell’amianto” di Bertolaso e soci messo in atto alla Maddalena (giù tutto nel mare!) a spese nostre (72 milioni, sic!). Ma perché quello è ancora lì? Datelo agli abitanti della Maddalena!
  • I titoli demenziali sul caldo torrido e la colonnina di mercurio a 40 gradi e oltre. A Milano è arrivata a 32 in casa mia e quando ci batte il sole… Fa caldo, ma è luglio: possibile che anche senza legge bavaglio i giornali non abbiano di meglio da scrivere? E poi ci si meraviglia se calano le vendite e le tirature…
  • La polemica dello sciopero di venerdì prossimo contro la legge bavaglio indetto dalla FNSI: “perché i giornalisti di mettono il bavaglio de non vogliono il bavaglio?”chiede Feltri. E in molti ci cascano raccolgliendo firme contro lo sciopero e con mobilitazioni su Facebook. Stronzata, anzi, tipico ribaltamento della frittata alla Feltri: è chiaro che uno sciopero contempla sempre un danno (al limite economico) per chi lo fa. E’ anche chiaro che se la stampa vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema deve farlo tagliando un servizio (e che dovrebbero fare i giornalisti? Scrivere di più? Tanto mica li pubblicano). E’ anche chiaro che un venerdì di sciopero a luglio si attacca bene al weekend e permette anche ai giornalisti e alle loro famiglie di farsi un giorno in più al mare (venerdì le autostrade saranno intasatissime, e non solo di giornalisti). Ma a Feltri questo che gli frega?

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