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Buon peso

Creato il 11 ottobre 2015 da Annalife @Annalisa
Tre stelle e mezza

Tre stelle e mezza

Ho iniziato a leggere provando un senso di fastidio e ho scoperto che il protagonista non mi piaceva. Non amavo la situazione in cui si era cacciato e che coltivava con cura e convinzione; malsopportavo il suo essere grasso, troppo grasso, così grasso da risolverlo a chiudersi in casa per la più parte del tempo, rassegnato a muoversi il minimo indispensabile per riuscire a nutrire la sua grassezza.
Poi ho scoperto che, sotto gli strati di carne troppo abbondante, c’era un individuo, un ex-professore disposto a mentire con l’unica altra persona ancora in qualche modo legata a lui, e a mentire per nascondere grassezza e isolamento e prigionia volontaria. Ho scoperto che quest’uomo rinchiuso (in sé, in casa) aveva sentimenti e finezze e delicatezze, e che tutto mi veniva raccontato con voce neutra ma potente, evocativa, capace di costruire il mondo che Opp aveva volontariamente abbandonato.

Finché il mondo non entra, indesiderato ma sempre più necessario, nelle quattro mura della casa di famiglia. Entra il mondo, entra una persona, entra il passato e si fa strada il futuro.
Un romanzo che, a un certo punto, acquista un’altra voce, di un personaggio più giovane, più brusco, più legato alle noiose o tragiche contingenze e necessità giornaliere. Le due voci si alternano, si passano il testimone, riempiono man mano i vuoti del passato, lo ricostruiscono, non sempre in modo omogeneo: lo slancio iniziale si perde in un’altalena di pagine di grande effetto e pagine molto meno riuscite e soluzioni forse troppo ottimistiche. Si sarebbe potuto forse affondare di più la lama? Sì, eppure, durante la lettura, tutto appare naturale e compiuto, così che, nonostante qualche mancanza, la scrittura regge, la storia cattura e quello spiraglio di speranza che si apre e si fa più sicuro con l’andare del tempo è proprio quello che ti sembra necessario e inevitabile.

Liz Moore
Il peso
Neri Pozza
prezzo di copertina 17 euro



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