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Buona l’idea, ma…

Creato il 05 dicembre 2011 da Annalife @Annalisa

La mia anima è ovunque tu siaLa copertina è magnetica (ma, posso dirlo?, un po’ incongrua rispetto al tempo della narrazione), il titolo è molto bello (riprende la lettera di uno dei protagonisti, tra le poche righe veramente toccanti del racconto), l’idea è quella di partire da un delitto per scavare in una storia quasi vera e farne un racconto lungo a più voci, con salti tra passato lontano, passato prossimo e presente. Peccato per la confusione di piani -spaziali, temporali e di persone-. Nonostante i personaggi abbiano nomi diversi (e in più, ahimè, anche soprannomi, per via della lotta partigiana), li si confonde, si fatica a inquadrarli, a dar loro uno spessore che permetta di riconoscerli quando li si incontra dopo uno degli scarti temporali su cui è costruito il libro. Scrittura buona, corretta, asciutta, ma fin troppo: questo non è un saggio. Anzi, ora, a pensarci bene, sono molto più vive ed emozionanti alcune pagine del libro precedente sulla storia d’Italia.

Aldo Cazzullo
La mia anima è ovunque tu sia
Mondadori


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