Buonanno, “pesce” fuor d’acqua

Al grido ribelle di “Diamo le spigole ai nostri pensionati”, durante la discussione del decreto di legge che cancella il reato di immigrazione clandestina, il deputato Gianluca Buonanno della Lega ha sventolato una spigola che, come uno scolaro discolo incapace di lasciarsi sfuggire l’occasione del “pesce d’aprile”, si era portato nascondendola sotto il braccio. Nessuno a casa ha avuto il buonsenso di farlo desistere dall’impresa, o forse lo aveva tenuto nascosto anche a loro, pregustando trepidante la sorpresa. Peccato che il carattere palesemente xenofobo dell’atto abbia eliminato la benché minima sfumatura goliardica.

Questo fatto fa tornare alla mente la barzelletta della donna che bacchettava il figlio perché non voleva andare a scuola, ricordandogli che lui era il preside. Preghiamo Buonanno, la prossima volta che è in vena di scherzi, di emulare il protagonista della storiella e di restarsene a casa, anzi, visto che in entrambi i casi ruberebbe i soldi a noi italiani, di lasciare il posto a qualcuno più degno – già che c’era, la spigola sarebbe andata benissimo, ma è stata espulsa anche lei.

MC