Magazine Società
Leggevo da qualche parte che dovrebbe essere con voi, circa un quarto degli italiani: a parole. Poi a a fatti tutto molto diverso. Che oggi è sabato e sabato trippa, c'è il ragù dalla nonna e la crostata di mamma (e che puoi resistere alla crostata di mamma?): tanto una fetta non cambia niente - nemmeno dieci, se per questo.
Ci sono quelli che lo fanno come scelta dovuta, osservazione quasi liturgica delle indicazioni di un qualche riferimento religioso - ai quali mi sento vicino, sia perché colleghi di fede, sia perché colleghi di vita - e poi ci sono gli altri.
Tutti voi che digiunate, avete detto "No" all'intervento armato in Siria - o almeno lo state dicendo. Avete deciso che - comunque la intendiate - che esistono altre strade, la diplomazia per esempio, per interrompere quel massacro che conta già un numero di gran lunga superiore ai cento mila (100 mila!) morti. E dire che la diplomazia c'era stata nel corso di questi tre anni: fino a raggiungere anche i toni aspri con cui fu lo stesso Obama ad "invitare" Assad a lasciare il paese. E i risultati eccoli qua.
Dall'altra parte, convinti come voi, ci sono quelli che dicono "Sì": andiamo, bombardiamo in modo mirato, e torniamo a casa. Nel giro di un mese, si dice, ma anche Guglielmo II si rivolse ai soldati partenti nell'agosto 1914, con le stesse rassicurazioni - che sarebbero tornati nelle proprie case "prima che siano cadute le foglie dagli alberi" disse. Abbiamo fatto la scuola dell'obbligo e quindi sappiamo poi com'è finita. Ma voi, no. Voi del "Sì" dovete esservene dimenticati. Mettendo da parte quei libri di storia, e perdendo il senso della realtà davanti alle ultime dichiarazioni che girano, voi insistete: droni o Cruise, F-35 o cacciatorpedinieri, poco importa. Voi volete i missili, come i botti a Capadonno, sulla testa di quello stronzo.
E non che non se li meriti, e questo lo pensate tutte due, voi gruppi del "sì e del no": voi gruppi di certezze. L pensiamo tutti.
È solo che io non riesco ad essere così sicuro su quale sia la cosa migliore, e ringrazio Dio di stare qua. Né là, dove si muore e si morrà davanti a ognuna delle vostre certezze. Né dove una di quelle due certezze si dovrà spenderla in nome di tanti altri.
Sono qua, e intristito da quel che succede. Disperatamente impotente, continuamente trafitto dal dubbio: perché io, con mio immenso rammarico, non riesco a capire con quale guerra stare.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La Grecia sceglie la democrazia (anche se rischia il baratro)
Dopo settimane di tira e molla e di estenuanti trattative, sembra che tra Grecia e Europa sia la resa dei conti. L'ex troika ha rifiutato per l'ennesima volta i... Leggere il seguito
Da Fenrir
SOCIETÀ -
Il doppio fronte operativo in Afghanistan. Al via “Azm” la nuova offensiva di...
di Claudio Bertolotti scarica la pubblicazione completa CeMiSS OSS 3/2015 (articolo pp. 114-128) ISBN 978-88-99468-06-04 Claudio Bertolotti warns us of the IS... Leggere il seguito
Da Asa
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Quel filo nero che unisce le stragi in Tunisia, Francia, Kuwait
Tre stragi diversi, in contesti diversi, nel medesimo giorno. Coordinate o meno, dimostrano la capacità dell’Isis di fare proseliti e colpire ovunqueDavide... Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
I molti modi di tagliare la testa
In attesa di sapere se gli attentati di ieri abbiano avuto qualche coordinamento o siano invece frutto di un magmatico mondo arabo che risponde a... Leggere il seguito
Da Albertocapece
POLITICA, SOCIETÀ -
L’Egitto al centro della lotta anti-jihadista
Il 16 febbraio scorso il Ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian si è recato al Cairo per firmare l’accordo per la vendita di una Fregata e 24... Leggere il seguito
Da Geopoliticarivista
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Analisi d’intelligence: criticità e benefici del sistema di spionaggio e...
Print PDFdi Alessandro ContinielloIn questo periodo storico, alla luce dei tragici accadimenti francesi, i sistemi d’informazione e sicurezza di tutti i Paesi... Leggere il seguito
Da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ