Anche se noi ortolani e giardinieri, esperti o alle prime armi, in vacanza non ci andiamo mai… o quasi. E poi, sul più bello del rigoglio dell’estate! Quando i meloni diventano grossi e gialli, i pomodori rossi, il basilico pieno zeppo di foglie, che già al solo guardarlo pensi ad un pesto alla genovese. Qualcuno di voi va in vacanza? Se non va adesso, quando mai ci andrà? Anche solo qualche giorno… una vacanza meritata!
Ma rimanere anche qualche giorno lontano dall’orto, dentro di noi un poco ci stringe il cuore! Chi darà da bere alle piante? Il vicino? L’amico/a? Il parente più caro? Sicuramente farà qualche errore. E poi si papperà i frutti più belli. E ci dirà:
«Pochi pomodori. Devi concimare meglio»
«Le zucchine erano buone, ma poche e piccole»
«Il melone? Non era buono»
O peggio:
«Ti ho tagliato quella pianta. Soffriva. Adesso vedrai come crescerà bene!»
E i nostri fiori più belli?
«Sono morti!»
«Come morti!?»
«Morti»
«Non gli hai dato acqua?»
«Sempre, ogni giorno. È che forse sono stati attaccati da parassiti»
«Di che tipo?»
«Cavallette»
«Cavallette?!»
«Certo, a sciami. Una cosa che non avevo mai visto. Un flagello biblico direi!»
No, dai che scherzo. Di qualcuno dobbiamo pur fidarci.
Andate in vacanza tranquilli – crisi permettendo.
Viaggiate con la mente, se non potete fisicamente spostarvi. Rilassatevi e godetevi ogni giorno. Troverete lo stesso tante cose da fare per divertirvi (1).
Io vi lascio in compagnia di due libri consigliatissimi, di cui ho già parlato qualche post fa: Marmellandia e Verdure sottovetro.
Buona vacanza a tutti.
(1) Nota: Tenete inoltre a mente che ci sono delle categorie di persone che vanno in vacanza, ma che non si divertono! Litigano con chi è in viaggio con loro e non gli va bene niente. Hotel, campeggio, pensione… hanno sempre da ridire e la minima imperfezione li fa infuriare. Sarebbe meglio se fossero rimasti a casa? Giammai! Ancora peggio!
In sintesi, la vacanza è uno stato mentale più che fisico, una “propensione a”.
A incontrare posti e persone, a dimenticare la routine quotidiana, a chiudere gli occhi e – una volta riaperti – a provare a guardare quello che ci sta davanti e intorno come se fosse la prima volta; a scoprire e ri-scoprire, a rimettersi in gioco e provare a ribaltare i propri schemi mentali.
In qualunque luogo andiate, o se rimanete nello stesso luogo, provateci! E, ancora, buone vacanze.
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