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Buoni propositi

Creato il 16 settembre 2011 da Federicobona @Federico_Bona

Buoni propositiLo so, sono due mesi. Pure qualcosa di più. Due mesi di silenzio. È cominciato tutto con un’infilata di libri brutti o deludenti. Anobii mi ricorda che ho finito, nell’ordine: Nina dei lupi, letto soprattutto perché sto approntando un breve saggio sulla narrativa apocalittica, Parigi 25/44, graphic novel che mi tentava perché includeva tra i personaggi Hemingway e Sartre e che si è rivelato di una pochezza desolante; La casa di carta, pallida imitazione di Borges che cerca di dar corpo e trama a una metafora sui libri; Storia della mia gente, che – lo dico con dolore perché Nesi mi piace fin dalla sua prima prova e ora che arriva al grande pubblico lo fa con un libro meno riuscito – è un agglomerato troppo informe e troppo umorale di storie vere e risentimenti personali (anche se la scrittura si vede, si capisce che c’è); un altro paio di cose ancor precedenti – come Il nuovo inquilino di Javier Cercas e L’allegra apocalisse di Aarto Paasilinna, esilissimo il primo, divertente ma neanche tanto il secondo – lette in mezzo a libri che invece ho recensito. Fermo l’elenco, anche se per la verità includerebbe qualche altro titolo. Poi ci sono i libri ancora aperti sul comodino, poco convincenti o poco appetibili – credo – per chi mi segue: attualmente sono nove, inclusi quelli delle vacanze. Quindi ci sono state, appunto, le vacanze, con altre letture, poche e tutte sfortunate. Infine, ho fatto qualche riflessione su questo blog, su cosa devo farne, su come svilupparlo, su quanto tempo dedicarci e quanta precedenza dargli rispetto ai lavori retribuiti. Sono pieno di idee, anche per aggiornarlo con frequenza maggiore, ma mi sento timoroso e imballato. Per sbloccarmi, faccio dichiarazione pubblica, enuncio i buoni propositi di inizio anno – io seguo il calendario scolastico, non quello solare – e prometto che parlerò di tutti i libri che leggo, compresi quelli che non mi convincono. Che scriverò di più, che sperimenterò senza farmi troppe domande. Che non mi preoccuperò di dare prima al blog una nuova veste grafica – tema che mi ossessiona da troppi mesi, ormai. Sono tornato. Ci provo.


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