Burns’ Night: una notte scozzese di haggis e poesia

Creato il 31 gennaio 2014 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Il 25 gennaio di ogni anno la Scozia celebra una serata un po’ speciale: la Burns’ Night.

Quel giorno si festeggia la nascita di un poeta che ha saputo raccontare la Scozia come nessun altro ha mai fatto: Robert Burns. Nacque alla fine del Settecento in una zona particolare della Scozia: l’estremo sud, le Lowlands  e precismente ad Alloway.

La celebrità di Burns nella sua terra è proprio indiscussa. Burns scrisse le sue opere in un’epoca in cui gli scozzesi avevano bisogno di qualcuno che ricordasse loro pubblicamente di quanto forte e bello fosse provenire da quella terra a nord della Gran Bretagna. Ecco perché divenne un eroe a furor di popolo. Egli, come successe anche con Walter Scott, diede energia ai movimenti nazionalisti che, fino al secolo scorso, animavano caldamente le giornate degli scozzesi.

Nella serata dedicata a Rober Burns si mangia solo haggis.

Sapete cosa si nasconde dietro alla parola haggis? Si tratta del re dei piatti scozzesi, ovvero una sorta di polpettone composto da interiora macinate e impastate con farina di avena, cucinate a vapore dentro lo stomaco di una pecora.

Prima che vi facciate venire mal di stomaco, vi dico che non è poi così terribile come sembra. Anzi.

Se ve lo presentassero davanti e non vi dicessero che sono interiora macinate, lo mangereste senza battere ciglio. L’unica battuta che vi verrebbe da fare è “cavolo, quanto pepe!”.

La preparazione dell’haggis è un’arte e ci sono macellai che fanno solo quello in Scozia.

Questa carne non puzza, non è disgustosa e vi chiede solo di essere assaggiata. Magari proprio durante una Burns’ Night o Burns Supper, come viene chiamata da quelle parti.

Durante la cena del 25 gennaio si svolge un vero e proprio rito che vuole celebrare la Scozia attraverso il ricordo del suo poeta nazionale e grazie a quel piatto di cui tutti parlano e che pochi viaggiatori osano assaggiare.

La serata comincia con una sorta di benedizione che si chiama Selkirk Grace. Si tratta di una vera e propria preghiera in cui si ringrazia per la cena.

La seconda parte di questo rito prevede che si reciti l’Ode all’Haggis, scritta da Burns. Inizia così:

Fair fa’ your honest, sonsie face,
Great Chieftan o’ the Puddin-race!

Sapete che in molti menu di ristoranti e pub il mitico haggis è proprio chiamato “Great Chieftain of the pudding race” (“gran condottiero dei polpettoni”)? È proprio grazie a Burns che si è guadagnato questo soprannome.

La serata è davvero solenne nel cuore degli scozzesi che affrontano questa cena in abiti tradizionali: gli uomini, infatti, sono in kilt da cerimonia!

La Burns Supper è uno di quei tanti riti a cui il popolo scozzese è fermamente ancorato. Racconta di tanti anni di lotte e di un futuro che deve ancora vedere il suo corso.

Se capitate in Scozia, magari ad Edimburgo, durante la Burns’ Night, vi consiglio di andare a fare un giro verso la zona di Stockbridge. Camminerete lungo Broughton Street e proprio verso la fine di questa via troverete Crombie & Sons.

Si tratta di una delle più famose macellerie della capitale scozzese. Vengono venduti anche dei piatti pronti e loro sono dei veri artisti dell’haggis: ne sfornano ad ogni ora.

Se volete assaggiare un pezzettino di questo piatto tradizionale, quella macelleria è il posto che fa per voi. Se proprio dovete tuffarvi nella storia di Scozia, scegliete il luogo migliore!


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