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BUSINESS E SOSPETTI... Risk management

Da Roxioni
BUSINESS E SOSPETTI... Risk managementSoci sotto la lente...gli imprenditori si rivolgono agli 007 privati per ottenere i profili reputazionali.
BUSINESS E SOSPETTI... Risk managementIl lavoro, gli amici, le vacanze e i consumi in generale raccontano molto di una persona. I singoli dettagli, messi uno vicino all’altro, permettono di tracciare un vero identikit su abitudini e costumi. Ognuno si crea una personale opinione attraverso giornali, televisione, web o semplicemente prendendo informazioni da conoscenti e colleghi. Ma questa operazione d’investigazione può essere fatta su misura e rivelarsi un mestiere molto delicato che permette di valutare
l’affidabilità e la serietà di partner di lavoro. Il fine è semplice: decidere se fare o meno un affare con questa persona o con quell’azienda.
Kroll, gruppo di origine Newyorkese, presente in 29 paesi, si occupa di tracciare profili reputazionali. Sempre più gli 007 privati sono richiesti non solo per tutelare gli interessi, ma per ridurre al minimo errori sia negli investimenti sia nel reclutamento del management.

IL FENOMENO IN CIFRE E LE ATTIVITÀ PIÙ RICHIESTE. L’analisi del modello di business di Kroll offre uno spaccato del settore. Le imprese che si rivolgono alla società sono classificabili per fatturato: il 50% è inferiore al 100 milioni di euro, il 30% si colloca tra 100 e 500 milioni, il restante 20% è sopra i 500 milioni di euro.
Nel 2008, prima della crisi iniziata a settembre, quando l’economia girava, le investigazioni per verificare la solidità di potenziali soci erano addirittura il 48% del business, quasi la metà del giro d’affari totale. Nel 2011 sono calate al 35% perché sono diminuiti i deal. Per quanto riguarda i conteziosi e gli arbitraggi nel 2008 la percentuale era bassa: il 17% del totale. Nel 2011 sono cresciuti al 27%. La stessa cosa vale per le frodi, che si sono mantenute stabili: dal 29% sono calate di un solo punto percentuale.
 
I SERVIZI OFFERTI SEGUONO L’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA. Le richieste delle imprese e l’andamento dell’economia sono legati a doppio filo. La multinazionale specializzata in risk consulting opera in due ambiti: prima e dopo la firma di un accordo. Quindi, da un  lato c’è l’attività di investigazione e business intelligence per accertare la solidità e la serietà delle persone, dall’altro lo studio dei profili in caso di contenziosi/arbitrati e frodi ai danni della società. «La prima attività caratterizza momenti economici positivi di espansione. Quando ci sono molti deal e gli investimenti prosperano», spiega spiega Marianna Vintiadis, presidente e amministratore delegato di Kroll Italia, che nel 2010 ha generato 2,4 milioni di euro, «infatti in questi casi i clienti italiani ci chiedono di verificare il profilo reputazionale di un potenziale socio in un paese straniero, alui sarà affidato il compito di rappresentare l’azienda all’estero. Oppure, nel caso di merger & aquisition, ci chiedono di verificare la storia professionale di proprietari, manager e dirigenti dell’azienda con cui si intende firmare il contratto».
Non si tratta di una classica due diligence aziendale per verificare se l’impresa è sana, di questo se ne occupano commercialisti o studi legali, ma di una valutazione sulla vita pubblica delle persone.
«Il secondo tema che trattiamo sono i contenziosi e le frodi. Questo settore conosce una grande espansione durante i periodi di crisi economica. Il risk consulting è sempre in attività, l’unico momento in cui cala il lavoro è nei rari periodi di stallo, come ad esempio tra ottobre e novembre 2011 con il passaggio dal governo Berlusconi a Monti».
 
LE TARIFFE  DEL RISK MANAGEMENT. Le tariffe sono diverse a seconda del caso, però esiste una base di partenza. Ad esempio un profilo reputazionale costa 12 mila euro e il responso si ottiene in due settimane. Il costo varia a secondo del paese dove vive la persona su cui reperire le informazioni. Ad esempio gli Stati Uniti hanno un livello di digitalizzazione e trasparenza dei dati molto alta, questo consente di ottenere informazioni molto velocemente. Se, invece, ci spostiamo in Cina ci vogliono almeno tre settimane. Qui infatti il primo ostacolo è trovare la persona giusta, i cittadini sono 1,5 miliardi e i casi di omonimia sono molto diffusi. Il vero ostacolo non è la lingua perché operano agenti del luogo, ma la lentezza della burocrazia e il basso livello di trasparenza. Per alcuni paesi africani o certe repubbliche ex sovietiche i tempi si allungano fino a 4 settimane.
Un altro servizio che non costa meno di 25 mila euro sono le indagini per i contenziosi. In questo caso le ricerche possono richiedere diverse settimane per esempio se si incappa in società fiduciarie. In questo caso bisogna ricostruire la rete di relazioni per suscitare il ragionevole dubbio nel giudice. L’unico limite della cifra è il punto di equilibrio tra costo e benefici, ci si ferma quando i costi delle indagini superano la cifra da recuperare.
 
IL MERCATO ITALIANO DEGLI 007. Nel 2007. le indagini erano per il 70% commissionate dall’estero, oggi il 90% dei clienti dell’ufficio Kroll di Milano sono italiani. Prima in classifica tra le regioni dove le aziende richiedono interventi di intelligence il Veneto, sede di molte tra le più dinamiche aziende italiane, seguita da Piemonte e Lombardia. Per scongiurare dunque il fallimento che può seguire ad una valutazione frettolosa dell’investimento le aziende italiane sono sempre più orientate a scatenare gli 007 che in Kroll sono per lo più ex giornalisti, economisti, ex pm capaci di muoversi con disinvoltura in ambienti diversi. source

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