Si trova a poco meno di 180 chilometri da Rio de Janeiro, e fino a oggi era conosciuta come una delle mete turistiche più attraenti del Brasile. Ma ora Armaçao dos Búzios, o più semplicemente Búzios, si appresta a entrare nella storia come la prima smart city del Sud America.
È stato infatti inaugurato la settimana scorsa il Centro di monitoraggio e di ricerca, vera e propria cabine di regia che consentirà di portare a termine il progetto “Cidade Inteligente Búzios”.
Una cerimonia a cui hanno assistito, tra gli altri, il vice-presidente della Repubblica del Brasile Michel Temer, il segretario dello Sviluppo economico, energia, industria e servizi del Governo di Rio, e il presidente di Endesa Borja Prado.
Búzios rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo delle città intelligenti soprattutto in un contesto come quello latino-americano, e non è un caso che ciò sia avvenuto in uno dei Paesi emergenti nello scacchiere economico mondiale.
Un passo che porta con sé anche una parte d’Italia, visto che Endesa è una società del Gruppo Enel, che in questo progetto ha investito oltre 18 milioni di dollari.
I cittadini di Búzios potranno così avvalersi delle più avanzate tecnologie “intelligenti” collaudate da Enel, come l’illuminazione pubblica a LED, la produzione a grande scala di energia rinnovabile, i numerosi incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati e il potenziamento delle smart grids.
Un progetto che può contare sul successo delle precedenti esperienze sviluppate da Endesa in collaborazione con Enel, prima fra tutte l’iniziativa Malaga SmartCity (2009). In totale sono sette i progetti avviati in altrettante città del mondo (Torino, Genova, Bari, Santiago del Cile, Malaga, Barcellona e Búzios), che confermano il Gruppo Enel come leader globale nello sviluppo delle smart cities.
[foto da endesa.com]