Ed eccoci di nuovo qui per il rituale saluto all’ anno vecchio che parte e al nuovo che arriva.
Non amo i bilanci, preferisco i progetti. E, come se fossi al finestrino di un treno, faccio ciao con la mano al 2015, mesi di lavoro intenso dai ritmi spesso incalzanti.
Ne è valsa tuttavia la pena. Nell’arco dei 365 giorni mi è stata regalata una chance: la collaborazione a una rivista letteraria e … un libro, in pubblicazone a breve.
E che è? Qualcuno dirà – a ragione – che oggi scrive chiunque, o quasi. Be’, per me è la realizzazione di un desiderio accarezzato da tempo e ancora solo pochi anni fa, mentre giravo tra i banchi dei mei ragazzi a scuola discorrendo di letteratura o commentando le loro parole scritte. Ma, al di là di tutto, è la possibilità di misurare me stessa in un ambito ancora inesplorato.
Mi piace la sfida; accanto a passione, è il mio principio ispiratore.
Nel 2016 compirò 59 anni: non esiste età per buttarsi in nuove avventure, affrontare esperienze diverse, imboccare strade mai percorse prima. Il mio Ma Bohème è proprio questo: cercare prospettive e mettermi alla prova.
Da un banale fatto autobiografico, ecco il mio auspicio per tutti: mai porsi limiti, mai fermarsi, soprattutto mai mollare e risparmiarsi.
Auguro davvero a ognuno d’incontrare occasioni, imbattersi in circostanze e trasformarle in opportunità.
Sottofondo musicale?
Un brano datato 1981: Don’t stop believin‘ dei Journey.
Working hard to get my fill,
everybody wants a thrill
……………………
Don’t stop believin’
Hold on to that feelin’