Published on dicembre 31st, 2012 | by Alessandro Bucci
0Hispania Racing Team fuori dai giochi per mancanza di fondi dopo tre stagioni di Formula 1 disputate.
Gli ultimi della classe 2012. Una delle scuderie che, assieme a Marussia e Caterham, ha faticato notevolmente a competere negli ultimi tre anni di Formula 1, quando la massima serie ha visto un leggero ripopolamento con l’aggiunta di quattro vetture in pista rispetto al 2009, stagione nella quale i concorrenti erano solamente venti sin dal Gran Premio d’Australia.
Il bottino è decisamente amaro per l’Hispania Racing Team dal 2010 ad oggi: zero punti conquistati, un calvario che sembra essere giunto al termine senza troppe sorprese dopo tante avvisaglie di cedimento.
Stando all’elenco diramato dalla FIA il primo dicembre 2012 con gli iscritti al mondiale 2013, l’HRT non risulta essere iscritta al campionato e la motivazione ufficiale non sorprende: mancanza di fondi. Non sono solo gli scarsi risultati -per usare un eufemismo- del team ad aver condotto a questa situazione, ma anche e -probabilmente- soprattutto l’assenza di acquirenti disposti a rilevare la scuderia, nonostante la messa in vendita ufficiale in occasione della gara texana del mese scorso.
Andiamo a ripercorrere brevemente la storia della scuderia spagnola, partendo da circa quattro anni fa, quando il team si chiamava Campos Meta.
La squadra nacque infatti dalla collaborazione tra Adrián Campos e la Meta Image: il primo, ex pilota Minardi e proprietario dell’omonima scuderia di GP2, la seconda, un’agenzia sportiva spagnola con sede a Madrid.
Il quartier generale del team si trovava a Murcia, mentre la base operativa trovò sede a Valencia. Le vetture furono disegnate e fabbricate dal costruttore emiliano Dallara, la scelta del motore ricadde -inevitabilmente- sui Cosworth.
In occasione del penultimo GP della stagione 2009 ad Abu Dhabi, iniziarono a circolare voci su un ingaggio di Bruno Senna da parte del team spagnolo per la stagione del debutto 2010, ma al contempo prendevano sempre più piede voci che volevano la scuderia già in gravi difficoltà ancor prima di partire.
Il 2010 iniziò tra mille incertezze per l’HRT: la scuderia doveva infatti sette milioni di Euro al costruttore emiliano Dallara e i fondi sembravano a rischio, senza contare che l’assenza del team dai test invernali pareva scontata, cosa che effettivamente accadde.
Nel febbraio 2010 le cose iniziarono a migliorare: venne annunciato l’acquisto del team da parte di José Ramon Carabante -socio di Campos- e venne ufficializzato Colin Kolles -ex tecnico Force India- come team principal. Nonostante l’assenza del team dai test invernali, l’HRT fu ammessa dalla FIA a partecipare dal primo GP della stagione -quell’anno tenutosi in Bahrain- e la squadra venne ribattezzata Hispania Racing F1 Team, dal nome della società di Carabante, il Grupo Hispania.
La F110 fu presentata solamente ai primi di marzo e allo stesso tempo fu confermato il pilota indiano Karun Chandhok, il quale andò così a completare la line-up del team spagnolo affiancando il già confermato Bruno Senna.
Nonostante un doppio ritiro nel Gran Premio del debutto, i risultati di gara dell’HRT non furono nemmeno disastrosi, considerando i mezzi a disposizione. A stagione in corso tuttavia la Dallara abbandonò la partnership tecnica nei confronti dell’ HRT e a fine campionato, fu ufficializzato un accordo con la Williams per la fornitura del cambio per la stagione 2011.
A metà campionato il team spagnolo aveva collezionato due quattordicesimi posti come risultati migliori e in occasione del GP di Gran Bretagna, il giapponese ex Spyker Sakon Yamamoto -già test driver HRT- sostituì Bruno Senna quale pilota titolare. Dal Gran Premio di Germania il nipponico prese invece il posto di Chandhok. Yamamoto venne poi sostituito dall’ex Jaguar e Red Bull Christian Klien a Singapore, in Brasile e ad Abu Dhabi. Nella seconda parte di stagione il trend non migliorò e come miglior risultato arrivò nuovamente un quattordicesimo posto colto da Bruno Senna nel tribolato GP di Korea. Tuttavia nel campionato costruttori l’HRT riuscì ad occupare il penultimo posto precedendo il team Virgin Racing.
(Sakon Yamamoto e Bruno Senna al volante della F110 Cosworth)
La stagione 2011 iniziò con una line-up completamente rinnovata e una vettura, la F111, diversa dalle aspettative. Venne confermato il propulsore Cosworth -dopo un mancato accordo che pareva possibile con la Toyota- e le scuderie di Formula 1 iniziarono a fare i conti con il nuovo fornitore di pneumatici Pirelli.
Vitantonio Liuzzi e Narain Karthikeyan, driver ufficiali, non riusciranno tuttavia a qualificarsi al Gran Premio d’Australia, prima tappa della stagione. Nonostante le richieste del team alla FIA di ammettere i propri piloti sulla griglia di partenza, l’HRT, non avendo superato la soglia del 107%, rimase tagliata fuori. Un episodio simile non accadeva da Hockenheim 2002, quando il malese Alex Yoong non riuscì a qualificare la sua Minardi.
La prima gara del mondiale che disputò la F111 fu in Malesia, ma il team andò incontro ad un doppio ritiro. Il miglior risultato della prima parte di stagione fu un tredicesimo posto colto da Liuzzi nello spettacolare ed incredibile Gran Premio del Canada, ma complessivamente parlando, le prestazioni della squadra spagnola erano peggiorate leggermente rispetto al 2010.
Dal Gran Premio di Silverstone, Daniel Ricciardo, test driver Red Bull, prese il posto dell’indiano Narain Karthikeyan e concluse la stagion a fianco di ‘Tonio Liuzzi, eccezion fatta per il GP d’India, dove l’australiano prese il posto dell’italiano per far scendere in pista Karthikeyan nella gara di casa.
Quello brittanico fu un week-end importante per l’HRT che annunciò il passaggio di proprietà della scuderia da José Ramon Carabante al fondo spagnolo Thesan Capital. Questo cambio di proprietà comportò un cambiamento al nome che da Hispania Racing F1 Team divenne HRT Formula 1 Team. L’ex pilota Minardi spagnolo Luis Pérez-Sala diventò consulente per la squadra, un primo passo importante verso il 2012.
La seconda parte di stagione fu altrettanto disastrosa e a Monza Liuzzi causò un pauroso incidente al via che coinvolse altre due vetture.
Nonostante tutto, l’HRT riusì nuovamente a concludere il mondiale in penultima posizione dinanzi alla Marussia (ex Virgin) grazie ai migliori piazzamenti ottenuti.
A fine stagione Luis Perez-Sala prese il timone della scuderia sostituendo Colin Kolles. Con il successivo ingresso di Pedro de la Rosa in scuderia, il team assunse maggiormente una connotazione iberica.
(Presentazione ufficiale dell’HRT F111 Cosworth)
Il 2012 non inizia certo bene per la scuderia spagnola: assente dai test, manca la qualificazione con i propri piloti Pedro de la Rosa e Narain Karthikeyan al Gran Premio d’Australia. Un film già visto, la F112 non mostra segni di miglioramento, il miglior risultato della prima parte di stagione arriva a Montecarlo con Karthikeyan quindicesimo facilitato anche dai numerosi ritiri dei concorrenti.
Il primo passo avanti viene compiuto al Gran Premio del Canda, dove il veterano Pedro de la Rosa riesce a sopravanzare in qualifica entrambe le Marussia, ma non ci sarà molto da fare: l’HRT conclude la stagione 2012 all’ultimo posto della classifica costruttori.
A metà novembre la Thesan Group annuncia di voler cedere la proprietà del team in quanto sommersa dai debiti. Nelle ultime gare della stagione l’HRT è costretta ad utilizzare materiale già impiegato e team e piloti avversari ne chiedono l’esclusione dal mondiale a più riprese: non verranno ascoltati.
Il team spagnolo disputa la sua ultima gara in Brasile cogliendo il diciassettesimo posto con de la Rosa ed il diciottesimo con Karthikeyan.
(Narain Karthikeyan al volante dell’HRT F112 Cosworth)