C’è chi vola meglio

Nel 2008 il pericoloso duplex Berlusconi-Passera ebbe la brillante idea di scorporare un’azienda derelitta come l’Alitalia in una bad company piena di debiti risanati grazie al denaro pubblico (cioè nostro) e in una good company rilevata da una cordata improvvisata di patrioti (mai il patriottismo fu più facile). Da quel punto in poi la compagnia di bandiera regna incontrastata nella battutissima tratta Roma-Milano.

Alitalia, miracolosamente salvata, ha deciso giustamente di ringraziare chi l’ha tirata fuori dalle secche di un fallimento sicuro. No, ovviamente non tutti i comuni cittadini che con i soldi delle proprie tasse hanno concorso a saldare i debiti. Quelli sono stati ripagati con un servizio scadente con tanto di voli limitati e prezzi esosi. Gli altri, i grandi patrioti che con i soldi dei contribuenti si sono impadroniti di una compagnia in salute praticamente gratis.

Il trattamento da riservare a tali personaggi è descritto in un vademecum aziendale. Il pacchetto si chiama “Azionisti in volo” ed è una sorta di classe privilegiata: serve a rendere l’esperienza di viaggio degli azionisti, dei loro familiari e di eventuali persone da loro designate, fluida e confortevole. 

Gli sconti sono esagerati: fino a 50% su prenotazione, fino al 90% senza. Chi è in possesso dell’Industry discount ticket può usufruire dell’accettazione e della conferma del posto immediate, non ha restrizioni di embargo e non è soggetto all’obbligo di listing, quindi può arrivare in aeroporto anche all’ultimo minuto.

Ne possono usufruire i 22 azionisti ufficiali (et parentes), i 19 membri del consiglio di amministrazione, gli 8 del collegio sindacale, varie ed eventuali ovvero qualsiasi persona designata dai sopracitati nella misura di 4 per ciascuno.

Nel nugolo dei privilegiati ci entra la crème de la crème italica: dai Colaninno ai Caltagirone, dai Marcegaglia ai Benetton, dai Gavio ai Ligresti passando per Marco Tronchetti Provera, Carlo Toto e gli Angelucci.

Bello fare i patrioti con i soldi degli altri. E molto comodo, quando si vola.

Fonte: Il Fatto Quotidiano