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C’è da piangere un morto: il popolo sovrano.

Creato il 21 agosto 2015 da Paologiardina

C'è da piangere un morto: il popolo sovrano.

C’è da piangere un morto: il popolo sovrano.Il clamore suscitato dall'ormai famoso corteo funebre di Roma Capitale, è la dimostrazione, se ancora serviva, che della lotta alla mafia non importa niente a nessuno. Da un lato la politica ed i giornali, con lo scopo di "racccattare" qualche voto e/o lettori, la cosa non cambia di molto, dall'altra il popolo sovrano, interessato a "lavarsi la coscienza", hanno espresso assoluta contrarietà al corteo.

C'è di più. Una parte non piccola della società civile e politica, e non da oggi, è subordinata a ssolutamente a questo potere, fortemente ramificato. Mica è una cosa nuova.parole
Insomma siamo alle solite... le solite " ", quelle che servono a placare gli animi di chi si" esalta" per la legalità, pronto a condannare " il gestaccio" , quasi a lavarsi la coscienza di fronte a situazioni inaudite, - bla bla bla...- e lascia passare inosservato quel corteo silenzioso di cittadini, che coinvolge classe politica e buona parte della società verso le mafie, quotidiano.

Ma questa è la mafia, un fenomeno che appartiene alla società, e ppure ci ostiniamo a combatterla con la lotta politica.

I proclami non servono a sconfiggere le mafie, neppure i provvedimenti eccezionali, occorre un azione culturale, quotidiana, nella società .

Posted in Tagged Mafia ed Antimafia corteo, Mafie, Roma capitale, trattativa

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