Ebbene sì, lo spettrometro ad infrarossi Ralph della sonda della NASA New Horizons ha rilevato la presenza di metano congelato sulla superficie di Plutone.
Dopo che la fotocamera LORRI ( Long Range Reconnaissance Imager) ha iniziato a restituire immagini sempre più dettagliate della superficie del pianeta nano, in molti si stanno chiedendo cosa potrebbero essere quelle caratteristiche chiare e scure che si iniziano ad intravedere. A 14 giorni esatti da quello che sarà un altro storico flyby nella storia delle missioni spaziali (per tutti i dettagli vedere il post di Marco Di Lorenzo), iniziano ad arrivare i primi indizi.
La presenza di metano su Plutone, tuttavia, è un fatto già noto: il gas fu rilevato per la prima volta nel 1976 con osservazioni terrestri.
" Sapevamo già che c'era metano ma queste sono le nostre prime rilevazioni", ha detto Will Grundy, capo del team New Horizons Surface Composition al Lowell Observatory di Flagstaff, in Arizona. "Presto sapremo se ci sono differenze nella presenza di metano ghiacciato da una parte all'altra di Plutone".
Nel riquadro, Plutone e Caronte visti in infrarosso. Il rosa è il metano rilevato sulla superficie del pianeta nano.
L'animazione è disponibile come fimato a questo link: https://youtu.be/cqb4Mbwlj4c
Credits: Photo credit: NASA/Johns Hopkins Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute
Il metano (CH4) è un gas inodore ed incolore, presente nel sottosuolo e nell'atmosfera terrestre. Ma, mentre sul nostro pianeta viene costantemente prodotto da processi biologici e geologici, il metano di Plutone potrebbe essere primordiale, ereditato cioè dalla nebulosa solare da cui si è formato il Sistema Solare 4,5 miliardi di anni fa.
Un'incredibile animazione "time-lapse", realizzata con le immagini riprese da LORRI tra il 28 maggio e il 25 giugno 2015, mostra Plutone e Caronte in avvicinamento e le variazioni superficiali durante la rotazione. Durante il periodo preso in esame, la distanza della sonda New Horizons da Plutone è diminuita da 56 milioni km a 22 milioni di chilometri (potete seguire la fase di avvicinamento in tempo reale con il " Mission Log" di Marco Di Lorenzo).
Plutone mostra una evidente luminosità nell'emisfero settentrionale e una fascia discontinua di materiale più scuro che corre lungo l'equatore.
Caronte sfoggia, invece, una regione polare scura e variazioni di luminosità a latitudini più basse.
In attesa del grande giorno, quando poche ore dopo il flyby la sonda potrà osservare la luce del Sole filtrata dall'atmosfera del pianeta nano, lo spettrometro Alice, il 16 giugno, ha effettuato con successo un test di osservazione del Sole da 5.000 milioni di chilometri di distanza.
Credits: Photo credit: NASA/Johns Hopkins Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute
In apertura, uno stack delle immagini del 29 luglio, disponibile in dimensione intera sul nostro album di Flick.
Press release: -
http://www.nasa.gov/feature/new-horizons-update-methane-detected-new-images-of-pluto-and-charon-sunrisesunset