«Buongiorno»
«Buongiorno»
«La posso disturbare brevemente?».
I Testimoni di Geova si avvicinano con gentilezza e tentano una conversazione; nel mio caso, rifiuto l’offerta quasi sempre rispondendo che non sono interessato, ma qualche giorno fa, seduto in una panchina in attesa d’una persona, senza troppo pensarci, ho manifestato curiosità verso una signora che s’era convinta di potermi persuadere con le sue tesi. L’utilizzo che fanno della parola i Testimoni di Geova ha un sapore antico, un uso della dialettica che mira a smuovere le sicurezze altrui. La parola di Dio, per loro, è la legge, la base, il soffio, la verità, è tutto. Comprensibile e legittimo, finché dall’altra parte non si trova qualcuno che ama le domande e che predilige una domanda a una risposta. Il dialogo che segue cerca di ripercorrere quanto ho vissuto, giudicate voi.
La signora mi ha chiesto: «Non vede come sta andando male il mondo?»
«Da quale punto di vista?» replicai.
«Pensi alle guerre…»
«A dire il vero oggi vi sono meno guerre d’un tempo!»
«Sì, ma oggi si usano armi nucleari…»
«Le risulta che negli ultimi anni si sia sganciata qualche bomba nucleare?»
«No, ma per dire…»
«Signora, mi perdoni, per dire cosa?»
«Che il mondo ha preso una brutta piega»
«In tutta franchezza, a parte i disastri della natura, che ci sono dalla notte dei tempi, per il resto le cose stanno migliorando, fra mille problemi, certo, ma vogliamo per esempio confrontare la povertà di oggi con quella di 50 anni fa?»
«Oggi va peggio infatti!»
«No, signora, si sbaglia, siamo meno poveri, e non lo dico io, bensì studi scientifici accurati, pensi che c’è uno statistico svedese, tale Hans Rosling, che con dei grafici molto interessanti dimostra da anni quanto le ho detto!»
«E i disastri della natura, come li chiama lei, guardi che cosa è accaduto in Giappone con lo tsunami…»
«Dalla notte dei tempi ripeto accadono, non mi sembra nulla di nuovo»
«Ha mai pensato che dietro a queste cose ci sia il male?»
«Che cosa intende dire?»
«Le forze del male!»
«Scusi signora, che cosa sono le forze del male?»
«Satana!» provando a fissarmi agli occhi alla ricerca di una debolezza emotiva.
«E chi è Satana?»
«Come chi è Satana?!» stupita della domanda.
«Chi è Satana, sì, lei lo ha incontrato per caso? Io capisco che frequenta magari persone che danno per scontata l’esistenza di esseri malefici, ma per quanto mi riguarda me ne guardo bene da frequentarle…»
«Mi ha tentato più volte!» un po’ stizzita dalle mie parole.
«Come faceva a sapere che fosse Satana?»
«Ne ero sicura, lo sapevo»
«Ho capito, ma permetterà che sono perplesso, non l’ho mai incontrato io…»
«Ha tentato anche lei, come adesso, che pensa di non averlo mai incontrato, è Satana, mi creda»
«Io sono lieto che sia convinta di questo, ma io potrei dire che le sue convinzioni sono opera di Zeus, che cosa mi dice?»
«Che c’entra Zeus?» sempre più infastidita.
«Io potrei dirle la stessa cosa, che c’entra Satana?»
Momento di silenzio, sguardo basso e poi nuovamente alla carica: «Capisce che Dio la può salvare, anche se non crede che ci sia Satana?»
«Ora sono più tranquillo, non vorrei disturbarlo troppo con la mia anima, dato che è pieno di bimbi morenti nei paesi poveri del mondo, preferirei che pensasse a loro, io me la cavo in qualche modo, e comunque chi è Dio? Ci hanno raccontato fin da bambini che c’è, lei lo ha mai incontrato?»
«Verrà presto Cristo e sarà la fine delle malvagità!»
«Chi lo dice?»
«Lo dicono le Scritture!»
«Ah, adesso sono ancora più tranquillo di prima, fra migliaia di libri dell’antichità un libro, ripeto, un solo libro sostiene che Dio o Cristo tornerà a farci visita e dovrei fidarmi?»
«Non è un libro qualunque, sono le Sacre Scritture, ci vorrebbe un po’ di rispetto giovanotto!»
«Lei parla di rispetto signora, ma mi sembra che non ascolti ciò che le chiedo, chi ha detto che sono sacre? Lo ha conosciuto lei chi l’ha sostenuto?»
«Ma che cosa sta dicendo?! Sono Parola di Dio!»
«Mi perdoni ancora signora, chi è Dio? Lei lo sa con sicurezza? Potrebbe farmi capire senza tesi apodittiche dato che ho qualche dubbio e, se mi permette, vorrei che lei portasse un briciolo di rispetto, dato che parla di rispetto, verso i miei dubbi...»
Un bel sospiro e aggiunse: «Se lei si guarda attorno, vede là l’altopiano di Asiago, vero? Quelle montagne… non le sembra un infinito gesto di amore e di bellezza?»
«Immagino che anche lo tsunami in Giappone sia un infinito gesto di amore e di bellezza…»
«Con lei non si può proprio parlare, c’è Satana in lei, inizi a pregare!» alzandosi di scatto in piedi e con un tono duro.
«A pregare?».
«Sì, così salverà la sua anima…».
«Cioè se io prego salvo la mia anima, e come potrò capire se le mie preghiere sono effettivamente utili? Avere una prova del nove…»
«Le ripeto, c’è Satana in lei, preghi, arrivederci» allontanandosi.
«Arrivederci signora, mi scusi se l’ho disturbata, ricordi che il vero problema è forse la paura».
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