Gli Anni ’80 che celebreremo domani sera con il debutto di “Tutto Matto” furono soprattutto un’esplosione di giovanilismo, di freschezza e di positività.
L’invasione degli spot televisivi che da allora divennero parte del tessuto culturale del paese riempì le nostre esistenze imponendo nuovi modelli tutti improntati sulla positività, la freschezza, la leggerezza, l’allegria.
La vita, di colpo, diventava una lunga estate perenne in cui cantare mentre si passava la lucidatrice, ballare al supermercato comprando la carne in scatola, baciarsi per scartare un cioccolatino.
Dopo i collettivi degli Anni ’70, dopo le comuni e l’idea dello stare insieme in nome di un pensiero politico, le ragioni per fare gruppo e assemblare nuove compagnie diventavano altre: la passione per una marca di jeans, l’amore folle per un cantante, un'idea condivisa di divertimento.
Con gli occhi di oggi, quel cambiamento radicale nei valori condivisi appare come un crollo verso la superficialità e il consumismo, ma bisogna tenere presente che allora, con i corpi di decine e decine di morti per terrorismo ancora caldi e misteriosi intrecci tra politica e violenza, la voglia di spensieratezza, di gioia e di festa avevano comunque il loro potere eversivo.
E sono proprio gli spot del Cornetto Algida che vengono in mente a guardare l’una in fila all’altra tutte le foto scattate nel basckstage di “Tutto Matto” e non direttamente legate allo spettacolo.
Perché - magia del teatro - quell’atmosfera di divertimento condiviso e quella voglia di gioia e musica hanno finito col contagiare anche tante, tantissime persone che in teoria non avrebbero un ruolo ufficiale nello spettacolo, e che pertanto non sono presenti nei crediti della locandina ma che, nonostante ciò, si sono appassionate al progetto e, entusiaste, sono tornate indietro nel tempo con noi.
Amici che procuravano oggetti e abiti d’epoca, parenti che cucinavano pietanze vintage e le portavano in teatro a uno staff che, vivendo d’arte, rischierebbe spesso di dimenticarsi di mangiare.
Martina, David, Roberto, Giulio, Guido, Angela. Ragazzi e ragazze dai sette ai settant’anni (come era scritto allora sulle scatole dei giochi da tavolo) ognuno dei quali ha voluto offrire un pezzo di sé, un ricordo, un suggerimento, un pensiero, per far sì che, in quell’ora e mezza di show, l’entusiasmo e le energie di tutti contribuiscano alla voglia di ridere insieme.
A ventiquattro ore dal “Chi è di scena” con cui ha inizio lo spettacolo, vorremo dunque ringraziare ufficialmente le persone che, a titolo assolutamente gratuito e solo per amore degli Anni ’80, sono saliti con noi sulla macchina del tempo: amici d’infanzia ricomparsi, amici di amici e parenti vari, proprio come succedeva allora negli spot del Cuore di Panna.
Un grazie particolare, poi, alla straordinaria imitatrice Carmen Chiaro che, scaraventata sul carrozzone all’ultimo minuto, ci ha regalato (e quando dico “regalato” intendo proprio “regalato”) una dolcissima ciliegina sulla torta dimostrando che, per aggiungersi alla festa degli Anni ’80 e ricordarli con il sorriso sulle labbra, non è neanche necessario conoscere di persona gli altri invitati.