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C'è una scienza dimenticata o solo un dissenso non consapevole?

Creato il 17 ottobre 2011 da Marialisa @marialisascata

C'è una scienza dimenticata o solo un dissenso non consapevole?C'è una scienza dimenticata o solo un dissenso non consapevole?
Quando muore un uomo politico, un personaggio televisivo o un cantante famoso, trascurando le cause che l'hanno portato a miglior vita,  in genere i media si mobilitano come uno tsunami di informazioni reiterate in tutte le salse, con titoli e foto variegate, e imponendosi a gran voce in ogni profilo di rispettabili social networks. Passata la prima fase di "globalizzazione del lutto", ciascuno comincia a ricercare il dettaglio, il particolare non letto, un video o un'intervista mai andata in onda. Anche il web elabora i suoi lutti, e lo fa a modo suo, con post condivisi e foto del profilo modificati per l'occasione. La morte di Steve Jobs ne è stato un esempio. E' un processo difficilmente placabile perché inonda le pagine in maniera proporzionale all'impatto che quell'uomo ha avuto nella vita di tutti noi. A questo punto però la cosa più giusta da chiedersi  è: che tipo di impatto hanno avuto questi uomini da ritrovarsi nella home page, non solo dei principali quotidiani del mondo ma anche nelle personalissime pagine della società virtuale? la loro presenza "virtuale" dipende da un impatto scientifico o da una tempesta mediatica?
Molti uomini hanno contribuito a cambiare la storia, il metodo scientifico, l'arte, la cultura. Non può esserci una classifica di importanza perchè non sarebbe deontologico nei confronti di tutte le facoltà mentali di questi che negli anni hanno lasciato un segno indelebile. Molti hanno contribuito a salvare delle vite, o lo hanno reso possibile con le loro invenzioni, altri hanno solamente, a parer di molti, favorito comodità e lussi. Potendo fare una stima del numero di uomini che hanno cambiato la storia, nel bene o nel male, possiamo tramite i social network comunicare al mondo un indice personale di gradimento, e adesso anche un indice di condivisione. 
Teoricamente tutti hanno il diritto di imporsi e pretendere il ricordo almeno per un giorno nello spazio sulla nostra bacheca di facebook, e hanno il diritto di essere i protagonisti di un nostro post su twitter. "The winner is.." chi vince l'impatto mediatico, non l'impatto scientifico, nè quello storico, anche se l'uno non esclude gli altri, ma fa solo parte di logiche diverse. Steve Jobs quindi vince su Wilson Greatbatch. Per chi non lo sapesse, quest' ultimo è noto per aver inventato il pacemaker impiantabile, americano, scomparso alla veneranda età di 92 anni, pochi giorni fa. Greatbatch era un ingegnere, radio amatore e inventore (con centinaia di brevetti all’attivo), che un giorno creò per sbaglio un apparato elettrico che mimava il battito cardiaco. Comprese le potenzialità dell’apparecchio, dalle gigantesche dimensioni iniziali Greatbatch riuscì a ottenere col tempo un dispositivo abbastanza piccolo da poter essere impiantato nell’uomo. 
C'è da chiedersi se questi due grandi uomini, fossero cosi noti e famosi prima che qualcuno postasse una foto di Jobs sul profilo, o prima che qualcuno condividesse il post di protesta per non aver cambiato la foto del profilo con quella di Greatbatch. 
C'è quindi una scienza dimenticata o semplicemente una scienza ignorata se non invasa da una qualunque tempesta mediatica?. A mio avviso è molto più grave ignorare certe scoperte e certi scienziati a priori, con o senza gettone presenza sulla home perchè la rete dovrebbe auspicare un dissenso consapevole e non un dissenso e basta.

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