Oggi Groupon, il sito dove si possono acquistare vari servizi a prezzi scontatissimi, ha messo on line undeal molto particolare: 69 euro invece di 400 per la certificazione energetica di un’abitazione, effettuata da un team di architetti specializzati.
Chi offre il servizio con uno sconto dell’83% è Smart Projects, studio di architettura milanese specializzato in arredo e design, che propone ai sottoscrittori (il deal si attiva solo se si raggiunge il numero minimo di partecipanti) un sopralluogo, il rilascio del certificato energetico, l’accastamento al catasto regionale. Con l’83% in meno del valore di mercato chi aderirà all’iniziativa potrà avere la certificazione attestante la prestazione energetica di un edificio, obbligatoria peraltro dal 1 luglio 2010 per contratti di affitto, vendita e acquisto di un immobile. Infatti, in caso di omissione della classe energetica negli annunci commerciali il proprietario può incorrere in sanzioni ai sensi della delibera 8/5018 della Giunta Regionale della Lombardia.
Secondo quanto riportato nell’offerta pubblicata da Groupon: “la certificazione energetica è una procedura che attesta le prestazioni energetiche di un edificio, per rendere consapevoli gli utenti dei propri consumi e invitarli a evitare gli sprechi. La certificazione energetica è un utile strumento per la trasparenza del mercato immobiliare, in modo che il futuro acquirente, essendo in possesso dei dati di consumo dell’appartamento, sappia al momento dell’acquisto, qual è l’effettivo valore di consumi dell’immobile”
Questo, quantomeno è ciò che prevede la legge che però, in assenza delle linee guida nazionali e dei decreti che dovrebbero individuare gli esperti e gli organismi a cui affidare le verifiche, si rifà alle disposizioni regionali in materia. Pertanto, mi chiedo, se l’obbligatorietà di una legge deve, ancora una volta, diventare uno strumento di marketing per offrire un servizio a prezzi peraltro non di mercato.
Secondo il codice deontologico dei certificatori energetici, valgono delle tariffe a cui gli stessi devono attenersi come del resto in tutte le professioni che si rispettano . In un ambito dove nulla può essere lasciato al caso– secondo la legge nazionale la violazione dell’obbligo di consegnare la certificazione, anche se non può invalidare l’atto di trasferimento, può essere fonte di responsabilità civile del venditore verso l’acquirente – la certificazione energetica non può essere proposta come se fosse un trattamento estetico, una cena etnica, il relax di una spa esclusiva o il divertimento di un giro in go kart a metà prezzo.
COMMENTI (2)
Inviato il 07 ottobre a 10:01
Eseguire una certificazione energetica è una prestazione professionale, nella quale si assumono reponsabilità personali (sulle quali in non molti riflettono). La Certificazione energetica si compone di 3 parti: 1) "Fotografia" del comportamento energetico di edificio e degli impianti 2) Valutazione di quanto si può fare (per lo più tecnicamente) per migliorare la situazione dei consumi a pari confort ambientale 3) Valutare i miglioramenti in termini "numerici" (in Tep= tonnellate equivalenti di Petrolio) e valutare i costi per questi cambiamenti. Offrire la prestazione professionale a qs valori equivale a dire che si effettua la prestazione professionale a meno di 10-12 Euro: neanche il diritto di chiamata per far vedere la lavatrice di casa da un tecnico (non da un laureato o diplomato). L'invio del documento deve essere fatto a: 1) Regione (via informatica= uso di SW e calcolatore e iscrizione, previo specifico corso, a Elenco Regionale) 2) Invio al Comune (obbligo di Legge) 3) Copia al Committente Se proprio vogliono offrire tale servizio a livello promozionale, perchè non offrirlo "gratuitamente"? Sarebbe più serio. Saranno persone anche preparatissime (leggendo il comunicato mi sorge qualche dubbio), ma l'approccio non mi pare adeguato. Se poi servono solo un foglio fotocopia (a valore intrinseco quasi nullo) anche quello richiesto è troppo. 3) Copia al Committnte
Inviato il 07 ottobre a 08:22
Dire che è una cosa vergognosa è poca. Tali signori dovrebbero essere sanzionati dal loro collegio di appartenenza. 69 euro per prendersi la responsabilità di un certificato energetico in cui se si dimostrasse errato i firmatari rischierebbero una pesante causa. E pensare che per fare il certificatore ho speso 1500 euro per il software e 800 euro di corso che dovrei riprendere mettendomi in concorrenza con queste figure che tra l'altro sono specializzati in arredo e design settori noti nel campo dell'efficienza energetica.... vorrei proprio interrogarli sulle UNI/TS e annesse e connesse... che tristezza...