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C'era una volta "il partito"

Creato il 17 ottobre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Se i dati sul tesseramento 2014 saranno confermati sarebbe la fine dell’ultimo Partito di massa in Italia; i dati sono incredibili, nel 2014 il Partito Democratico avrebbe perso 400.000 iscritti e oggi sarebbero appena 100.000, prevalentemente
concentrati nelle Regioni rosse come Emilia romagna , Toscana e Marche; nella Prima Repubblica sarebbe stato un Partito di testimonianza del 2%.
Dobbiamo rassegnarci al declino dei Partiti e alla fine della partecipazione politica?
Come prospettato dal sociologo Ilvo Diamanti su Repubblica ad aprile 2014, sullo sfondo vi è la crisi dei Partiti di massa novecenteschi basati sulla militanza e l’appartenenza identitaria, capaci di comunicare direttamente con le società; e vi è l’irrompere in questa crisi della “democrazia del pubblico”.
Segnata dal deperire della partecipazione sociale e da una personalizzazione della politica e della comunicazione, in primo luogo televisiva, che tende a trasformare i cittadini in spettatori.
È ancora così? Dopo il voto delle europee di maggio, oltre alla scarsa partecipazione politica si è assistito alla fine del voto legato alla appartenenza politica collettiva, e l’inesorabile fenomeno del voto come rapporto utilitaristico di tipo personale. Da tempo c’erano avvisaglie.
Lo scenario appare chiaro: meno cittadini sono legati a Partiti politici, pochi si recano alle urne e nella scelta del voto sono legati al voto utilitaristico.
I partiti della Prima Repubblica crescevano in un contesto socio-economico-culturale totalmente diverso. Oggi l'elettore è pronto a votare il partito o il politico più “conveniente”. Ma non bastano più annunci generici tipo “riduciamo le tasse”. Oggi l’elettore “disponibile” si affida a quelli che fanno annunci concreti: 80 € in busta paga, la resistuzione della tassa sulla casa..etc.
In una società dove si sono ridotte drasticamente le risorse di tempo e denaro individuali non vedremo più le sezioni piene di fumo e di militanti impazienti di intervenire. Oggi funziona la formula di Grillo, sullo smartphone arrivano le news e le direttive del Movimento e del Blog che il simpatizzante può comodamente leggere ovunque. E poi la sera esprimere la propria preferenza ai quesiti proposti da facebook o ai cinguettii di twitter. Questa formula in grado di mobilitare un discreto numero di cittadini è destinata in poco tempo ad entrare in crisi se non ha la capacità di trovare nuovi stimoli e nuove formule e soprattutto se non si traduce in fatti concreti.
Se i Partiti sono in crisi non è vero, però, che i cittadini non siano disponibili ad attivarsi e a partecipare.
Oggi i cittadini tendono a sperimentare nuove forme di partecipazione legate non all'ideologia ma a singoli e concreti obiettivi.
PS: Le vittime sono avvertite, poi non dite che non ve lo avevamo detto.
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