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C'era una volta la seconda repubblica

Creato il 19 novembre 2011 da Pivo


C'era una volta la seconda repubblicaC’era una volta, tanto tempo fa, un regno fatto a forma di calzatura governato da due fazioni: una era composta da cavalieri con grossi scudi crociati guidatada un goblin di nome Ittoerdna, l’altra era il clan dei garofani rossi, il cuicapo era un essere con il corpo da uomo e la testa da suino di nome Bottino.Queste due fazioni di furfanti si erano macchiati di impareggiabili crimini esopprusi, fino a portare la popolazione del regno sul lastrico.
Disperatie affamati i contadini del regno si rivolsero a una compagnia di venturaconosciuta con il nome di “Pool di Mani Lavate”, che cominciò a dare la caccia aquei lestofanti per sconfiggerli uno dopo l’altro e riportare la pace nelregno.
Quandola polvere si posò e le spade vennero rinfoderate dal campo di battaglia, emerse Il Cavaliere dall'armatura in doppio petto, con gli stivali rialzati e con unelmo su cui si issava una folta chioma. Questo Cavaliere negli anni addietroaveva ottenuto fama e gloria grazie ad un’arma magica che gli era stata donatadal comandante del clan dei garofani rossi: un piffero magico a forma dibiscione, in grado di incantare le persone a suon di promesse e sogni. Questaarma si chiamava Mediaset.
Ovviamente, visto il subbuglio di quegli anni, il cavaliere ne approfittò subito perutilizzare la sua potentissima arma magica con cui incantò tutta, ma proprio tutta, la popolazione, erigendosi a nuovo re. Ovviamente era consapevole che non avrebbepotuto fare tutto da solo e quindi si scelse alcuni alleati molto potenti maallo stesso tempo malleabili. Tra i suoi più fedeli alleati c’era un Orco del nord che si esprimeva con rumori gutturali, uno stregone trasformista di nomeSottile ed un chierico di bell’aspetto.
Conquesto nuovo gruppo si sedette sul trono più alto del regno, ma dopo pochi annifu costretto a lasciare il suo scrano dorato a causa di una lotta intestinacon gli orchi del nord, suoi stessi alleati. Il Cavaliere brianzolo fucostretto, quindi, ad abdicare in favore di un vecchio e paffuto mago di nomeMortadellum che riuscì a disincantare, dagli effetti del piffero magico, una parte della popolazione.
Riappacificatosicon i verdi orchi del nord, il nostro piccolo protagonista (perché era alto duemele o poco più) mosse nuovamente guerra per la riconquista del suo trono e, grazie a una trionfale vittoria, si riprese la corona. Durante quegli anni ilsuo potere venne più volte scosso da alcuni subbugli interni, ma grazie allasua potentissima arma mantenne saldamente il trono sotto le sue chiappe. Qualcheanno dopo ancora una volta il Mago gli sbarrò la strada e gli strappò corona escettro grazie all'appoggio dei popoli rossi. Il nostro Cavaliere errante nonsi diede per vinto e, formando un nuovo clan detto “Del Predellino”, in pochi anniriuscì a riottenere il potere e la corona, anche grazie all'aiuto di nuovialleati acquistati al mercato dei voltagabbana, come il piccolo irrequietoScilipotus. Potere che tenne saldamente tra le sue mani fino all'arrivo deidraghi, anche perché i suoi oppositori non erano assolutamente dei rivali all'altezza, infatti, né il marinaio coi baffetti, né il bradipo romano riuscirono atenergli testa.
La popolazione stordita dai suoi incantesimi non si rendeva conto che il Cavaliere dall'elmo fulvo non aveva per nulla provveduto a loro come aveva semprepromesso, non era il Cavaliere impavido e sfavillante che tutti siimmaginavano, ma era un Cavaliere oscuro dedito alla magia nera, che si eralimitato a rimpinzare i suoi forzieri con l’oro della gente e a far lanciare,dai suoi servi, potentissimi incantesimi di protezione: le  famigerate “leggi ad personam". Questi incantesimi gli servirono a tener lontani i numerosissimipaladini che girovagavano per il regno a caccia della sua testa dinegromante; tra questi paladini uno su tutti si rivelò essere il piùagguerrito. Il suo nome era Testa Fiammeggiante, chiamata così per la suachioma color sangue.
Numerosissimifurono i demoni che riuscì ad evocare con la sua magia nera, come ad esempio ildiabolicogoblin, lo gnomo malefico, il lupo throl, l’arpia urlatrice, il poeta paffuto, il fortunato a cui regalano reami, il pupo burattino, lo zombi che non sorride mai, l’uomo della provvidenza, la muffa umana ecc…
Mai poveri abitanti del regno dovettero subire anche cose peggiori, infatti, ilCavaliere non si limito a rubargli i soldi favorendo i suoi amici fedeli edagevolandone la formazione di sette segrete, ma aveva compiuto su tutta lapopolazione un incantesimo terribile…. “LA DERISIONE”. A causa di questo terribile artificio, tutto il popolo del regno continuo ad essere irriso dagli altri regni. Puntifocali di questo maleficio portarono a trasformare un reggente straniero in un minotauro, a  scolorire il cavaliere neroleader, delle armate più potenti del mondo, ad ironizzare sulla possenza e pocaavvenenza della potentissima Vichinga, ad auto santificarsi o ad irridere lafame nei regni e le morti dei messaggeri.
Piùla sua ricchezza cresceva e più il paese si affamava rendendo il regno fertile all'attacco dei Draghi e del loro potentissimo Spread. Non contento ilCavaliere amava circondarsi di giovanissime e bellissime cortigiane in modo datrastullarsi con loromentre il suo regno cadevain rovina. Tra di esse possono essere ricordate Bocca Infuocata, DD, Gioia,RubaCuori, Minne e molte altre. Non contento, alcune cortigiana vennero elevata al rango di cavaliere per il solo gusto di guardarle e per il dolce saporedell’onnipotenza.  I draghi, visto ildisfacimento e la moralità corrotta che permeava ovunque, si lanciarono all'attacco e iniziarono a smembrare il regno pezzo dopo pezzo indebolendogiorno per giorno il Cavaliere. Anche il suo fidato stregone lo abbandonò e gli si rivoltò contro.
IlCavaliere si dimostrò non essere un abile stratega e per tutto il suo regnocontinuò a scegliersi alleati sbagliati che, uno dopo l’altro, cominciarono acadere sotto la scure della giustizia, tant'è che si cominciò a vociferare cheportasse sfortuna.
Igrandi draghi costrinsero il nostro Cavaliere alla fuga, infatti, il suopiffero magico nulla poteva contro il potentissimo Spread. Ora il trono vacante viene occupato dal Cavalier Bocconi detto Tecnocrate, il mezzo sangue,metà umano e metà drago. Per questo motivo una domanda aleggia nell'ombra diquesta favola: “riuscirà Tecnocrate a scacciare i potentissimi draghi oppure ciconcederà a loro?”
Comeavete potuto tutti capire questa storia narra la fine di un’era ma non è unaclassica favola a lieto fine e quindi non ci sarà il classico “e vissero tuttifelici e contenti”…. Beh, felici no, ma un po’ contenti si…
FINE………………................................................................Oppure no?????
C'era una volta la seconda repubblica
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