Magazine Diario personale
Settembre, non ho mai nascosto il mio amore per te. Diciamocelo, quasi un'ossessione. Ho scritto più post su di te che su qualunque altro argomento. Ho scritto di momenti particolarmente felici con me stessa (qui), piccoli dolori che rimangono dentro (qui), i colori (qui), i ricordi (qui), le delusioni (qui), l'ansia nell'aspettarti (qui), i soliti bilanci (qui).
Ma soprattutto più di tutto, come dico qui, "un amore folle, incodizionato, immotivato", paragonabile solo al piacere che mi dà il crogiolarmi nelle mie malinconie.
Evidentemente questo sentimento non è ricambiato. Era giunto il momento di viverti, di uscire con la bici, di godermi la temperatura ideale e non lamentarmi del caldo. Era il momento della tanto discussa mezza stagione, del checazzomimetto che non fa né caldo né freddo, degli ultimi aperitivi all'aperto, di quei cieli meravigliosi. Me la sono goduta, quanto? Una settimana? Prima l'ansia per le chiamate della scuola, poi qualche giorno di pioggia (che a Courmayeur lunedì scorso sembrava quasi nevischio eh)... Finalmente pronti, attenti, via! E invece no.
Nell'ordine: febbre alta, mal di gola, zero voce, raffreddore, tosse e, perché no?, beccati anche una congiuntivite! Da venerdì sono barricata in casa immersa nelle mie pozioni magiche: suffumigi al bicarbonato, aerosol, caramelle alla menta, quintalate di cucchiaini di miele e limone, collirio, bisbigli per recuperare la voce. Ha citofonato il medico fiscale e io le dicevo, a 0,5 decibel, "Si, pronto?". Lei ricitofonava. "SIIII". Niente. Per un attimo ho temuto se ne andasse e dichiarasse che io non ero in casa. Amici a cui ho whatsappato la mia voce mi hanno detto che spaventerei i bambini come Saw l'enigmista, o che sembro il bambino del Sesto senso quando dice "Vedo la gente morta". La febbre mi ha portato ad avere incubi assillanti, di quelli in cui ti fissi su alcuni particolari, li leghi a qualcos'altro e non ne esci più (in uno di questi il mio mal di gola dipendeva da una tappa sbagliata del Tor des géants. Qualcuno aveva calcolato male i km e i tempi, per questo io stavo così male. Ore e ore di calcolo, di percorsi, di passi... estenuante).
E quindi niente, io sarò probabilmente reclusa in casa fino alla prossima settimana, visto che la voce continua a farsi desiderare. Ho perso giornate di sole stupende, ho perso praticamente dieci giorni di lavoro e quando inizi in un posto nuovo non è proprio un bel biglietto da visita, ho perso ore e ore a soffiarmi il naso, tossire, misurarmi la febbre e farmi l'aerosol.
Non lo so, ma che ti ho fatto?
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