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C'hai centolire?

Da Hombre @LaLineadHombre
C'hai centolire?Centolire era una donna, o almeno lo era stata.
Una sorta di Patti Smith a vederla, solo più sporca e meno carica.
Viaggiava con addosso uno spolverino nero, sembrava scivolare piuttosto che camminare, tipo come se pattinasse, se sfruttasse delle rotaie, non staccava i piedi dal suolo. T'arrivava alle spalle che non la sentivi, si materializzava lì come avesse viaggiato attraverso la storia, imbucandosi in varchi temporali abbandonati e angusti, su vagoni di terza classe.
Due cose ti poteva dire, "Che... c'hai centolire?" se non ti conosceva, se era la prima volta che ti vedeva o se eri uno di passaggio nel paese, oppure "C'hai centolire?" saltando ogni preambolo di cortesia introduttiva, se già t'aveva impattato. Strascicava la ci dolce un po' come strascicava i piedi, blanda e svogliata.
Gravitava attorno all'Autogrill, com'era logico, l'unico ambiente che mostrava surrogati di pulsioni di vita in un irragionevole raggio spaziale.
Ci rimanemmo tutti come dei bischeri quando fu trovata una mattina all'alba che usciva dai bagni pubblici dell'autogrill dove aveva passato la notte insieme a Foffo, una vecchia conoscenza, un entraesci dal manicomio, un'altra esistenza di margine.
Non era facile immaginarli insieme, pensarli che si accarezzavano o che si accoppiavano con la furia degli animali. Non era facile immaginare il momento del loro incontro, non era facile immaginare parole che potessero essere state proferite dall'uno o dall'altra.
Era facile solo immaginare il perché, come c'insegnava Patti proprio in quegli anni.
Because the night belongs to lovers.

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