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Cachi in agrodolce

Da Laghezzi @laghezzi

cachi in agrodolce

Sulla mia tavola di Natale non manca mai il bollito di carne  il cui brodo  mi serve  per cuocere i cappelletti. Generalmente accompagno il bollito con la mostarda e la salsa verde tipiche della tradizione lombarda. Quest’anno però, aggiungerò i cachi in agrodolce una delle tipicità marchigiane.

Si avete letto bene: i cachi in agrodolce che sono veramente una cosa deliziosa. Non li conoscevo e li ho scoperti per caso. un giorno, a casa di un’amica del Furlo.

Definirli in agrodolce forse è improprio perché nella loro preparazione non viene utilizzato lo zucchero , ma sono i cachi non ancora maturi  ( verdi, al massimo arancioni chiaro…e durissimi ) quindi ancora ben consistenti  che hanno il  gusto dolce mitigato, però, dall’aceto e reso avvolgente dall’ olio in cui vengono conservati.

Prepararli è molto semplice e il risultato dà grande soddisfazione:

Ingredienti:

  • 12 cachi ancora acerbi
  • 750 ml di vino bianco
  • 500 ml di aceto di vino bianco
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 2 cucchiai di sale grosso
  • q.b. di pepe in grani
  • q.b. di olio extravergine d’oliva

Lavo bene i cachi, li asciugo, elimino il picciolo e li taglio a fette. In una pentola capiente metto l’aceto, il vino e il sale; quando iniziano a bollire aggiungo i cachi a fette e li faccio cuocere per 2/3 minuti.

Con la schiumarola li scolo, li stendo su di telo pulito  e li faccio asciugare per 12 ore.  Metto i cachi in una terrina, li condisco con olio, pepe, aglio e prezzemolo tritati po ili sistemo nei vasetti di vetro, li copro  con l’ olio d’oliva, chiudo ermeticamente i vasetti sterilizzati  e li ripongo  in luogo fresco e asciutto.

Buon Appetito!!!


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