Il cachi è un albero da frutto che appartiene alla famiglia delle Ebenaceae con l'origine in Asia orientale. Le piante sono a foglia caduca con un'altezza massima che potrebbe arrivare a 18 metri. Le foglie sono solitamente grandi e completamente glabre, molto lucide sulla pagina superiore. La chioma ha una forma a globo. I frutti hanno la caratteristica di una grossa bacca, con la maturazione a novembre. I cachi vaniglia sono una particolare specie coltivata specialmente nel Sud Italia. Il frutto ha una forma leggermente appiattita, con una buccia sottile e una colorazione gialla-arancione, tendente al rosso a completa maturazione. La polpa ha una colorazione bronzo scuro, qualche volta rossa, con una consistenza molto succosa e ricca di semi. Il sapore della polpa è molto dolce e particolarmente gustoso.
I cachi sono piante che in origine vivevano in aree semitropicali con inverni miti ed estati calde. Con le modifiche delle coltivazioni si è arrivati a realizzare piante che siano in grado di resistere anche a temperature basse, fino a -15 gradi centigradi. I cachi vaniglia dovrebbero essere messi a dimora giovani, questo perché sono piante che non sopportano assolutamente essere spostate. Una pianta di 4 anni comunque sarebbe già in grado di produrre i primi frutti. La posizione migliore per la coltivazione dei cachi dovrebbe essere soleggiata, ma non dovrebbe essere posta in vaso dal momento che necessita di un adeguato sviluppo radicale per poter fruttificare correttamente. Solamente le piante più giovani potrebbero soffrire il freddo, quindi sarebbe opportuno coprirle durante l'inverno.
I cachi vaniglia non hanno particolari esigenze di terreno, anche se preferiscono quelli che siano profondi e adeguatamente freschi. Il terreno di coltivazione non dovrebbe assolutamente essere calcareo e nemmeno troppo umido. Le giovani piantine necessitano di innaffiature regolari in primavera ed in estate, soprattutto in caso si presentino condizioni particolarmente aride e siccitose, soprattutto quando la pianta è nel periodo della fruttificazione. Per poter mettere adeguatamente a dimora, il terreno dovrebbe essere preventivamente lavorato, soprattutto somministrando dello stallatico maturo con l'aggiunta di un po' di pietra pomice per garantire un adeguato drenaggio, dal momento che i cachi soffrono particolarmente i ristagni idrici. Successivamente, alla fine dell'inverno, dovrebbe essere aggiunto dello stallatico o del fertilizzante granulare.
La potatura di formazione andrebbe effettuata nei primi anni di vita, in modo da garantire la caratteristica forma a globo della pianta. Generalmente una volta formata la pianta non dovrebbe essere necessario effettuare nuove potature, si dovrebbe intervenire alla fine dell'inverno per eliminare i rami che risultino rotti o danneggiati. I cachi vaniglia non risentono dell'attacco da malattie o da parassiti, grazie a queste caratteristiche vengono messi a dimora in frutteti che richiedano una bassa manutenzione. Occasionalmente è possibile che i cachi possano essere infestati dalle cocciniglie che in caso di presenza massiccia potrebbero causare un indebolimento della pianta. La muffa grigia potrebbe colpire la pianta e provocare danni ai frutti e alle foglie, soprattutto in presenza di una umidità elevata.