Cade nel pozzo luce della scuola. Muore studente a Lecce

Voleva recuperare il giubbotto che un suo amico gli aveva scherzosamente gettato oltre un’inferriata, durante l’ultima ora di educazione fisica. Ha scavalcato la grata ma il lucernario sotto i suoi piedi non ha retto, facendolo precipitare per oltre 10 metri. Per Andrea De Gabriele, studente 17enne, non c’è stato nulla da fare. È morto poco dopo all’ospedale “Vito Fazzi” dove già era giunto in fin di vita.

È quanto accaduto nella giornata di mercoledì 8 gennaio, intorno alle 13, alla succursale del liceo scientifico ” Cosimo De Giorgi” di Lecce, sita in via Pozzuolo. La classe della 4° I ha appena terminato l’ora di educazione fisica e si prepara ad uscire. Ognuno raccoglie la propria roba e lo fa anche Andrea, andando a riprendere quel giubbotto lanciato per scherzo oltre una ringhiera da un suo compagno di classe. Il ragazzo pare abbia preso una sedia, ci sia salito sopra per poi scavalcare l’inferriata che però si affaccia su un’area ricoperta da un materiale fragile che crolla sotto il suo peso. Andrea cade nel vuoto per quasi 15 metri. Vengono immediatamente chiamati i soccorsi, lo studente viene trasportato in ambulanza al “Fazzi” di Lecce dove gli riscontranoun  trauma toracico con sfondamento e una frattura alla base del cranio. I medici hanno tentato di rianimarlo per oltre 30 minuti, non riuscendoci. Andrea era originario di Campi Salentina ma viveva a Veglie con i suoi genitori.

“Sapevamo che c’era il vuoto, ma non immaginavamo fosse così profondo“, hanno dichiarato gli amici del ragazzo ai giornalisti dell’Ansa, all’interno della camera mortuaria del Vito Fazzi. “Mancava poco alla fine della lezione – continua una loro compagna di classe – e il professore si era allontanato per raccogliere i palloni. Ad un certo punto abbiamo sentito un urlo, un nostro amico che gridava il nome di Andrea. Quando siamo arrivati - continua la ragazza – abbiamo visto il nostro amico sotto choc che non riusciva neanche più a parlare. Ci siamo affacciati sulla grata e lo abbiamo visto lì, in fondo, per terra, è stato terribile“. Non ha invece voluto rilasciare dichiarazioni la preside del liceo, Giovanna Caretto, contattata telefonicamente dall’Ansa.

Gli agenti della Questura di Lecce in queste ore stanno ispezionando il luogo dell’incidente. Lo spazio dedicato all’ora di educazione fisica si compone di tre campetti in cemento, uno per il calcetto, uno per la pallavolo e un altro per la consueta attività fisica. Pare che la sedia utilizzata dal ragazzo si trovi ancora accanto all’inferriata da lui scavalcata e che il tetto del solaio sia costituito da un telaio metallico sottile e arrugginito e fissato con delle puntine. Inoltre i locali coperti dal solaio non apparterebbero all’Istituto ma ad un grande centro commerciale confinante con l’istituto.

Intanto, la Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un’inchiesta. Al momento non risultano indagati, gli investigatori hanno ascoltato il responsabile della sicurezza della scuola e quello della sicurezza dell’edilizia scolastica della Provincia di Lecce. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

I funerali si sono svolti ieri 9 a Campi Salentina, nel Convento dei frati minori cappuccini. La messa è stata celebrata da don Alessandro D’Elia.

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