3 AGOSTO - Qualcuno temeva un altro smacco. Qualcun altro invece minacciava lunghi cortei e accese manifestazioni. Ma alla fine la convenzione c’è, anche se il cammino è ancora irto di ostacoli. Lunedì 29 luglio il Comune ha consegnato alla società del Cagliari Calcio la bozza relativa alla convenzione per l’uso dello stadio “S.Elia”. Un tassello in più per comporre il complicato puzzle del ritorno in Sardegna della squadra. Certamente, sebbene i tempi siano sempre più stretti e la società di viale La Plaia abbia avuto da ridire su un presunto eccessivo ritardo da parte di Palazzo Baccaredda, le tappe sono state rispettate. Ora il passaggio al Consiglio e l’approvazione del bilancio comunale ci daranno “ardua sentenza”. Intanto il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha invitato tutte le parti in causa, Cellino e Zedda compresi – “assenti speciali” nell’ultimo incontro – a ritrovarsi giovedì prossimo a Villa Devoto per discutere sulle varie difficoltà e le possibili soluzioni.
E come lo studente si prepara frettolosamente in vista di un esame troppo vicino, allo stesso modo la società e la squadra si ritrovano a dover studiare la prima giornata in casa contro l’Atalanta con la consapevolezza che i lavori da fare sono tanti, il 25 agosto è sempre più dietro l’angolo e la “casa” potrebbe essere ancora una volta il “Nereo Rocco” di Trieste. A meno che non si opti per un’apertura parziale dell’impianto.
La partita contro i bergamaschi ha il gusto di uno strano “derby”. Non solo infatti nelle fila degli orobici spiccano due ex rossoblù (Canini e Del Grosso), ma la partita Cagliari - Atalanta ci riporta alla mente i saluti – si diceva allora che fossero definitivi - al buon vecchio “S.Elia” dell’aprile 2012; e poi, per ironia della sorte, sono stati gli stessi bergamaschi nel campionato successivo a “tenere a battesimo” lo stadio “Is Arenas”, impianto che avrebbe dovuto ereditare le glorie del suo predecessore. Ricordi e coincidenze curiose che sono riemersi lunedì sera quando i sorteggi hanno costruito l’impalcatura della nuova Serie A 2013-2014. Un calendario che – come al solito – si apre nel modo più complicato possibile, con i primi quattro match, tra cui due trasferte (Milano e Firenze), estremamente ostici che però ci permetteranno di far subito fruttare tutto il lavoro di preparazione estiva. Inoltre, la quarta giornata – in casa contro la Sampdoria - potrebbe essere quello del ritorno allo stadio di via Magellano, suggellato dalla contemporanea visita nel capoluogo di papa Francesco: non è improbabile la decisione della Lega di anticipare/posticipare la partita, visto il problema non da poco della viabilità. Alla settima giornata (7 ottobre) va in scena il “derby degli esiliati”: Cagliari e Udinese si affronteranno curiosamente e impensabilmente nello stesso stadio triestino. Ma a tenere banco saranno l’undicesima e la tredicesima giornata, quando i sardi andranno a fare visita ai “poco amati” veronesi dell’Hellas e due settimane dopo saranno ospiti della Roma: i rancori, storici e recenti, che ci sono fra le tre tifoserie daranno luogo a rigide misure di sicurezza. La sfida inedita in serie A contro il Sassuolo, alla quattordicesima giornata, arricchisce gli annali del Cagliari e regalerà qualche curiosità agli esperti calciofili, dato il gioco discreto e pericoloso che offre la compagine neopromossa di Eusebio Di Francesco. Il calendario si chiude il 12 gennaio con la sfida sempiterna contro la Juventus: anche qui le coincidenze cronologiche ci risvegliano tanti ricordi, con quel piccolo Gianfranco Zola che con un colpo di testa trafisse la Vecchia Signora a pochi minuti dalla fine.
Adesso però si pensa a completare il lavoro di preparazione estiva. Dopo l’amichevole contro l’Olbia sabato 3 agosto allo “Scalarba” di Macomer arriva l’Ajaccio, militante nella terza serie francese, mentre l’incontro del 7 agosto con il più quotato Real Valladolid – al “Nespoli” di Olbia - ci darà qualche certezza in più sul livello della squadra. A chiudere, un’altra amichevole di livello, questa volta contro il Catania.
Gianmarco Cossu
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