Caini d'Italia

Creato il 12 ottobre 2010 da Sogniebisogni


Gente picchiata e lasciata esanime a terra, di solito per futili motivi. Succede a Milano e Roma e i giornalisti si buttano a inzuppare nel sangue il fatidico biscotto. A Roma si intervista la madre del picchiatore che ovviamente lo descrive come un bravo ragazzo. Persino il capitano dei Carabinieri attesta che il “ragazzo” non sembra un violento, nonostante abbia un’altra denuncia per aggressione. Insomma è calmissimo purché non gli facciate girare le palle, se no vi stende per terra a pugni. E poi è stato provocato dagli insulti della donna rumena che ha picchiato. Curiosamente ho l’impressione che se la donna in coma non fosse stata una rumena il copione si svolgerebbe diversamente. Se il picchiatore fosse stato rumeno e la donna italiana lui sarebbe un “pregiudicato” e lei “la madre di una bambina”, la mamma non avremmo manco visto che faccia ha e i Carabinieri si sarebbero risparmiati la difesa d’ufficio. A Milano, dove italiani hanno picchiato un italiano, non ho visto apparire madri, ma solo l’onorevole (si fa per dire) Salvini che chiedeva di distribuire le armi ai tassisti (potrebbero levarle ai soldati in Afghanistan, magari).

Da troppo tempo i comportamenti arroganti e aggressivi ricevano l’implicito o esplicito plauso dei media e dei nostri politici. Gente che urla, insulta, bestemmia, provoca, parla di armi e di ammazzare come se fosse acqua fresca. Poi riceve un posacenere nei denti e grida al rispetto della persona umana. Sembra che tutti si siano adattati bene visto il numero di aggressioni verbali che ricevo ogni giorno nel traffico. Nessuna società è così superficialmente e stupidamente violenta nei modi come la società italiana, almeno nessuna che abbia avuto occasione di visitare in Europa e Nord America. Quando ci scappa il morto tutti condannano la violenza. Salvo poi chiedere la distribuzione delle armi, l’impiccagione dei violenti o il rimpatrio degli immigrati che sono un corpo estraneo nella società. Se potessimo vivere soli al mondo allora sì che sarebbe facile essere tolleranti. Fino ad allora forse si dovrebbe smorzare il potere della violenza. Prima che si sfoghi in pieno come l’elettricità che carica per troppo tempo e poi ti lascia folgorato quando meno te l’aspetti.


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