Ormai la nuova economia è questa. Lo Stato si sta consumando fino a sparire, soprattutto le virtù civili, l’etica pubblica sono state sconvolte, per quel che erano, non resterà che cercare di salvarsi, oppure di scendere l’ultimo gradino, con dignità.
Non una notizia positiva dal nuovo governo come dal vecchio. I cittadini sono stati abbandonati. I loro interessi, le loro speranze non hanno peso e volano via. A loro non ha pensato proprio nessuno. È persino difficile da concepire, ma questo disastro economico e sociale, che si compone di molti elementi, dipende da chi è stato scelto o eletto per ruoli di grande responsabilità. Un capolavoro negativo difficilmente immaginabile, vent’anni fa, da chiunque.
ROMA (Reuters) – E’ calato nel primo trimestre il potere di acquisto delle famiglie italiane, la cui propensione al risparmio è in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, riferisce Istat.
Tenuto conto dell’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici è diminuito nei primi tre mesi dell’anno dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 2% rispetto al primo trimestre del 2011.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, mentre è aumentato dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2011.
La propensione al risparmio, misurata al netto della stagionalità, è stata pari al 9,2%, invariata rispetto al trimestre precedente e in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2011.
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