Magazine Bellezza
I Calabri, da cui la regione prende oggi il nome, anticamente abitavano la penisola Salentina, mentre l'attuale territorio era occupato a nord dai Bruzi e a sud dai Vituli. Ma già dal VII secolo i Greci colonizzarono la regione e le sue città (Sibari e Crotone principalmente) raggiunsero grande prosperità e furono considerate il cuore della Magna Grecia.
I Romani la conquistarono dopo la seconda guerra punica (dal 202 a. C.) fondandovi numerose colonie. Con il crollo dell'Impero la regione fu a lungo contesa finchè fu ripresa dai Bizantini, che le diedero il nome attuale ed esercitarono anche una forte influenza culturale. Conquistata dai Normanni (1059), entrò a far parte del grande Regno delle Due Sicilie. Passò quindi agli Svevi, agli Angioini, agli Aragonesi e infine ai Borboni (1734), fino alla conquista del Regno delle Due Sicilie da parte di Garibaldi. Dalla proclamazione del Regno d'Italia (1861) la sua storia si fonde con quella delle altre regioni italiane.
Con i suoi 800 km di costa, la Calabria ha, in potenza, un gran numero di località balneari, su un mare quasi ovunque limpido e pulito. In provincia di Cosenza ricordiamo tra le altre: Praia a Mare, Scalea, Cirella, Diamante, Marina di Belvedere, Sangineto Lido, Marina di Paola, San Lucido, Amantea sul Tirreno, Marina di Roseto, Trebisacce ecc..
In provincia di Catanzaro: Gizzeria Lido, Pizzo, Vibo Marina, Briatico, Tropea, Nicòtera Marina sul Tirreno, Cirò Marina, Crotone, Catanzaro Lido, Soverato sullo Ionio.
In provincia di Reggio: Marina di Gioia Tauro, Lido di Palmi, Bagnara Calabra, Scilla, Porticello-Santa Trada e la stessa Reggio sul Tirreno e sullo Stretto di Messina, Locri, Bovalino Marina, Bianco, Mélito di Porto Salvo sullo Ionio.
La Calabria offre anche luoghi di spiritualità, da non dimenticare il Santuario di San Francesco di Paola, dove il 2 aprile si può assistere alla spettacolare processione in barca. Interessanti in molti luoghi i festeggiamenti per la Settimana Santa, ricordiamo la tradizione dei "vattienti" (battenti), che si percuotono il corpo seminudo con fruste o con pezzi di sughero irti di punte di ferro o di vetro. Usanza questa che si va perdendo di anno in anno ma che sopravvive a Nocera Tirinese e in minor misura a Tiriolo e a Terranova di Sibari. +
Le province calabre sono cinque: Reggio Calabria, Catanzaro (capoluogo di regione), Crotone, Vibo Valentia, Cosenza.
Reggio Calabria. Deve le proprie origini alla colonizzazione greca dell'VIII sec. a. C. da parte di popolazioni calcidesi, che si insediarono in un territorio abitato fin dall'età del Ferro, scacciandovi gli indigeni.
Nella piazza del Duomo sorge la Cattedrale, mentre dietro al Duomo si ergono le mura del Castello Aragonese, oggi sede dell'Osservatorio Geografico, che conserva due poderose torri cilindriche. Pregevoli le 45 sale del Museo Nazionale Archeologico, in cui sono conservate le testimonianze delle civiltà che si sono succedute in Calabria, tra cui i reperti di Locri, Crotone, Caulonia, Sibari. Dal 1981 ospita anche gli splendidi Bronzi di Riace.
Catanzaro. Centro agricolo, industriale, commerciale e artigianale, tra i torrenti Fiumarella e Musofalo, in vista dello Ionio. Incerta l'origine del nome, la cui radice pare araba, sebbene la città sia fondata dai Bizantini verso la seconda metà del X secolo.
Tra le bellezze artistiche: il Duomo del XII sec, la Chiesa del Rosario di antica origine, conserva una Madonna della Vittoria che ricorda la battaglia di Lepanto, la Chiesa di S. Omobono, di epoca normanna, la Chiesa dell'Immacolata, fondata dai francescani verso la fine del Trecento. Degni di una visita il Museo Provinciale allestito presso Villa Margherita, comprende materiale archeologico, mentre presso la Scuola Mazzini si trova il Museo dell'Arte della Seta che conserva antichi telai, sete, damaschi e diverse attrezzature per la filatura.
Crotone. E' il più importante centro industriale della Calabria, posto sulla costa ionica a nord di capo Colonna, con porto attrezzato e impianti balneari e sportivi.
Tra le bellezze artistiche: il Duomo, del XVI sec, il Castello, eretto intorno al IX secolo è oggi sede del Museo Civico che comprende una sezione araldica, una raccolta di armi e una sezione di ceramiche e terrecotte provenienti dal Monastero di S. Chiara. Il Museo Archeologico Nazionale raccoglie oggetti e frammenti architettonici dall'era preistorica all'età romana. L'ottocentesco Palazzo Fonte-Calojro è sede del Museo Provinciale d'Arte Contemporanea
Vibo Valentia. (Foto di Charlie Pontus) Posta in posizione elevata, a 476 m, la cittadina conserva i resti di un passato fiorente. Chiamata fino al 1928 Monteleone di Calabria, assume il nome attuale dopo la scoperta di Hipponion, fondata dai Locresi nel VII sec. a.C. e divenuta Vibo Valentia in epoca romana.
Tra le bellezze artistiche: il Castello normanno, è sede del Museo Archeologico Statale "V. Capilbi", con reperti provenienti da Hipponion. Il Duomo, seicentesco è stato edificato sul sito di un'antica basilica bizantina e in seguito rimaneggiato. Interessanti la settecentesca Chiesa del Rosario e quella di S. Michele, di epoca rinascimentale.
Cosenza. Centro agricolo, commerciale, industriale e base di escursioni sulla Sila. Capitale delle popolazioni bruzie, è fondata da Brezio, figlio di Ercole.
Tra le bellezze artistiche: Il Castello, eretto dai Saraceni, la Cattedrale in stile gotico-cistercense del XII sec., la Chiesa di S. Domenico, sulla riva sinistra del Busento dal 1448. Nell'ex Convento di S. Francesco d'Assisi, ben conservato, è una Raccolta Temporanea con opere di Mattia Preti, Giovanni Battista Caracciolo e Francesco Solimena. Il Museo Civico Archeologico ospita una raccolta dalla preistoria al periodo imperiale, tra cui ceramiche, bronzi, ferri, ambra, paste vitree, dipinti e bassorilievi d'arte meridionale.
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