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Calabria da amare

Creato il 26 agosto 2011 da Auroradomeniconi

Salve ragazzi,

sono tornata! Certo è dura reintegrarsi nel tran-tran quotidiano, soprattutto se al rientro dalle vacanze si trova ad attenderci un’afa da paura… niente di paragonabile al bel sole calabro che mi sono goduta fino a martedì scorso. Sono partita per questo viaggio con tante aspettative e nessuna di queste è stata delusa.

Innanzitutto, ci siamo rilassate per benino in riva a un mare stupendo. Sia la costa tirrenica che quella ionica offrono riviere dalla bellezza disarmante, a partire dalle rinomate spiaggette di Tropea, Scilla e Diamante per arrivare alle spiagge interminabili di Capo Bruzzano

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e Cetraro dove chiunque può trovarsi un angolino appartato ma in prima fila per finire con le calette e le spiagge a lunetta di Capo Rizzuto, Le Castella e Pizzo.
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Le acque sono freschissime e di una nitidezza scioccante, a tre metri dalla riva già non si tocca più, il mare si fonde all’orizzonte con il blu del cielo e ci si può attardare per vedere uno straordinario tramonto… insomma, una meraviglia. 
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Non posso non menzionare gli splendidi luoghi di montagna che abbiamo visitato: Gerace e Stilo sono due borghi medievali, due gioiellini arroccati sulle pendici dell’Aspromonte;
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i vicoletti di Calopezzati offrono scorci incantevoli;
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Acri è stata una bella scoperta;
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i vigneti e gli uliveti di Cirò ci hanno incantato e i boschi della Sila ci hanno rilassato. Insomma, una autentica bellezza.

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Infine, seguendo i saggi consigli degli amici calabresi, quelli degli amici degli amici e quelli dei gestori dei B&B dove abbiamo pernottato abbiamo potuto apprezzare quanto di meglio la cucina calabrese ha da offrire. Il B&B “Il Pavone” (Montepaone lido) ci ha offerto la miglior colazione del viaggio; alla Locanda dei 5 sensi (Bovalino) abbiamo gustato un’ampia selezione di antipasti tipici;
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gli spiedini di pesce spada del ristorante “Il Boccaccio” (Villa San Giovanni) sono insuperabili;
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la carne alla griglia dell’agriturismo “Il Camino” (Cirò) si scioglie in bocca;
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al ristorante “I saraceni” (Cetraro) abbiamo gustato dell’ottimo pesce, dalla spigola in crosta di pistacchi al pesce spada alla griglia, dalle linguine ai frutti di mare al fritto misto ce n’è stato per tutti i gusti;
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il tartufo di Pizzo, poi, non ha proprio paragoni!

Questa vacanza mi ha proprio ristorata; mi sono trovata talmente bene che è stato difficile tornare a casa… un grazie particolare va ai nuovi amici che abbiamo conosciuto strada facendo: Pina e Gianni (e Toy), Giampiero, la Sig.ra Accurso, Elio e Massimo hanno reso speciale la nostra personale “onda calabra”. Di certo ci è rimasto un ottimo ricordo di questa splendida regione, che prima o poi torneremo a visitare.

Buon rientro a tutti,

Aury



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