Calabria ueber alles

Un piccolo addendum al post di ieri: non avevamo citato, tra i Fulgori d’inizio agosto, la promessa (e mantenuta) parziale riapertura del Museo di Reggio Calabria con una significativa mostra di opere d’arte confiscate alla malavita, tra cui l’intera collezione sequestrata all’imprenditore reggino Gioacchino Campolo. C’era il ministro Massimo Bray a tagliare il nastro – proprio mentre Ingnazio Marino apriva alla gente i Fori di Roma – e ha ribadito la promessa di aprire la sala dei Bronzi di Riace entro gennaio 2014, e l’intero museo entro la prossima primavera. Il giorno dopo ha visitato Sibari che d’un tratto è diventato “uno dei simboli del nostro paese“, mentre finora era luogo sconosciuto ai più (ricordate quanto avevamo faticato a far uscire la notizia, quando a gennaio la città antica fu invasa dal fango? “Sibari chi la conosce? Non è mica Pompei!” ci avevano detto nelle redazioni dei più importanti giornali nazionali). Ebbene, senza perderci in oziosi trionfalismi, rinnoviamo però il nostro plauso all’inversione di rotta. E vogliamo segnalare l’intervista al Ministro Bray apparsa ieri sull’Unità: discorsi concreti, non favole propagandistiche, e un augurio grandioso: “Spero davvero che nella prossima legge di stabilità si possa tornare a investire in questo settore”. Fuochi d’artificio ben prima di Ferragosto!