Il Caladio
Il Caladio è una pianta originaria delle foreste tropicali dell’America del sud, in particolar modo del Brasile ma è presente in Europa da molto tempo dove sono stati creati anche molti ibridi nati da incroci delle varie specie. E’ una pianta perenne coltivata soprattutto in appartamento per fini decorativi grazie alla bellezza delle foglie ma anche in serra. I colori delle foglie del Caladio sono spettacolari e sempre differenti, li vediamo quando entriamo in un vivaio, di grande effetto che attirano subito l’interesse e l’ammirazione di chi ha buon gusto, sono molto variegati, possono avere il centro della foglia rosso con contorni verdi, verdi e bianchi con screziature verdi oppure verdi con macchie rosse o rosa, insomma ce n’è per tutti i gusti.Il genere Caladio racchiude circa quindici specie di piante perenni, con foglie decidue e aventi la caratteristica di sospendere la loro produttività durante il periodo invernale. Il Caladio necessita di un clima caldo, di essere posizionato in zona luminosa e in un ambiente ben aerato; la temperatura ideale è di circa venti-ventidue gradi e sarebbe opportuno non esporla mai a valori inferiori ai dieci gradi. Gelate e temperature troppo fredde uccidono il Caladio. La caratteristica di questa pianta è di non avere il fusto ma possiede un rizoma dal quale si sviluppano le foglie, esse hanno forma di cuore oppure di lancia, sono molto grandi ed ornamentali grazie alle magnifiche sfumature. Le foglie possiedono dei piccoli che possono arrivare ad una lunghezza di circa sessanta centimetri. Il periodo di fioritura del Caladio è verso la fine dell’estate, i fiori sono piccoli, profumati e di colore bianco oppure verde, presentano una spata, cioè una grande brattea che avvolge fiori ed infiorescenze, più grande dello spadice; è appunto questa spata quella parte colorata che rende tanto bella questa pianta. I frutti del Caladio sono delle bacche di colore più o meno bianco.
In Florida ma comunque nelle zone con un clima ottimale cioè tropicale o subtropicale, il Caladio viene impiegato per decorare ed ornare vaste aree alberate oppure posizionato vicino a bacini idrici.
Gli ibridi che troviamo in commercio sono quasi tutti derivanti dal Caladium Bicolor.
Il Caladio è una pianta molto velenosa, fate quindi attenzione a coltivare questa pianta in casa se avete bambini o animali domestici.
Specie

Caladium Bicolor: da questa specie derivano la maggior parte di ibridi che troviamo in commercio; è originaria dell’India occidentale, Guyana e Brasile. Può arrivare ad un’altezza di quaranta centimetri ed un diametro di trenta. Le foglie verdi sfumate di bianco o rosso o altri colori a seconda della varietà, quelle più diffuse sono: Alcibiade, con foglie verdi e nervature rosse e macchie bianco-argentee. Argyrospilum, ha foglie verdi con macchie bianche e rosse. Barriquinii: questa varietà ha foglie molto lunghe che possono raggiungere gli ottanta centimetri, sono di colore rosso scuro con nervature di un rosso più brillante. John Peel: questa varietà ha foglie con moltissime nervature rosse. Pictum: ha foglie verdi macchiate di bianco.
Caladium X Hortolanum: le foglie di questa specie sono sottilissime e possono avere diversi colori a seconda della varietà.
Caladium Humboldtii: questa specie ha foglie di piccole dimensioni come la pianta stessa.
Caladium Picturatum: le foglie presentano delle nervature di colore bianco e possono cambiare il colore a seconda della varietà.
Caladium Steudnerifolium: l’origine di questa specie è la Colombia, le foglie hanno forma di cuore, sono verdi con screziature bianche.
Caladium Schomburgkii: le foglie di questa specie hanno forma di cuore e presentano nervature rosse-bianche.
Terreno e Tecniche Colturali

I rizomi vanno piantati nel mese di marzo in un composto di torba e muschio costantemente umidi, la temperatura ottimale in questo periodo dovrà essere molto alta e andranno innaffiati due volte al giorno, quando cominceranno a svilupparsi bisognerà trapiantarli in vasi più grandi con della torba.
E’ possibile coltivare il Caladio anche in piena terra, l’importante che ci sia un clima caldo con temperature notturne minime di circa quindici gradi. Se coltivate in piena terra l’operazione di messa a dimora porterà all’invecchiamento e al progressivo deperimento delle foglie verso settembre-ottobre. Se decidete di formare delle aiuole di Caladio in giardino oppure in altri luoghi, è consigliabile interrare il vaso coltivato in serra all’inizio della stagione estiva. Ricordatevi che questo tipo di pianta non va mai esposta a temperatura troppo basse perché le foglie andrebbero progressivamente ad indebolirsi ed appassire. E’ comunque consigliabile coltivare il Caladio in piena terra solamente nelle zone con clima molto caldo, essendo questa pianta originaria delle zone tropicali.
Come per molte altre piante, bisognerà fare attenzione ad apportare la giusta quantità di acqua e permettere un ottimo drenaggio a quella in eccesso. Se il rizoma verrà piantato con la punta in alto le nuove piantine saranno maggiormente alte, viceversa, cioè piantato con la punta in basso, le nuove nate saranno più basse
Moltiplicazione
I due metodi usati per la moltiplicazione del Caladio sono per divisione dei rizomi e per seme. Ribadiamo, come abbiamo detto più volte per altre piante, che la moltiplicazione per seme ha l’incertezza di non ottenere nuove piantine uguali alla pianta madre.
La riproduzione per seme si effettua nei mesi di gennaio e febbraio, si posizionano i semi in file parallele su un terriccio idoneo e si interrano delicatamente di pochi millimetri. Durante questa fase si potrà apportare un prodotto efficace contro l’attacco di funghi attraverso l’acqua d’innaffiatura; a questo punto il contenitore con i semi andrà coperto con della plastica e posizionato in un luogo dove la temperatura dovrà essere di circa venti-ventitre gradi, il terreno andrà tenuto sempre un po’ umido. Alla comparsa dei nuovi germogli, andrà tolta la plastica e si posizionerà il contenitore in una zona più luminosa ed aerata dove la temperatura sia di circa diciotto gradi. Come consigliato più volte, se ci fossero nuove piantine deboli oppure poco robuste, esse andranno eliminate per dare maggior spazio a quelle più sane.
Ora vi spiegheremo la moltiplicazione per divisione del rizoma.
E’ possibile interrare il rizoma intero oppure dividerlo, se si opta per questa seconda procedura bisognerà fare attenzione che ogni metà possieda almeno due germogli; dopo questa operazione si dovranno lasciare asciugare due o tre giorni i rizomi tagliati. I rizomi non vanno interrati di molto, basteranno due o tre centimetri in vasi di massimo dieci centimetri di diametro, durante questa fase somministrare poca acqua e mantenere una temperatura di circa venti-ventisette gradi; quando il Caladio avrà sviluppano la quarta foglia andrà trapiantato in un vaso di gandezza maggiore e dovrà essere utilizzato un terriccio contenete sostanza organica a reazione acida misto a della sabbia che favorisca il drenaggio dell’acqua e scongiuri la formazione di ristagni idrici. Da questo momento l’apporto di acqua dovrà essere costante e la temperatura dovrà diminuire a circa venti gradi.
Concimazione ed Irrigazione
Il Caladio si concima durante il periodo vegetativo cioè in primavera-estate ogni quindici giorni, il concime deve essere liquido mescolato all’acqua d’innaffiatura e deve contenere tutti gli elementi necessari ad un corretto sviluppo della pianta: azoto, fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno, magnesio. E’ bene però non esagerare con il contenuto di azoto, può causare la scomparsa delle belle sfumature che caratterizzato il Caladio.
Per quanto riguarda l’apporto di acqua, deve essere cospicuo e costante durante il periodo primaverile-estivo mentre in quello invernale sarà opportuno diminuirlo. Apportate acqua in abbondanza ma state sempre attenti a non provocare ristagni idrici che sarebbero molto dannosi per pianta e radici. Un metodo efficace per prevenire la formazione di ristagni di acqua sarà quello di mettere il vaso sopra uno strato di ghiaia con dell’acqua.
Potatura
Per il Caladio non c’è una vera e propria potatura, quando si vedranno foglie ingiallite o secche si elimineranno evitando così che vengano attaccate da malattie e parassiti.
Malattie e Parassiti
Anche il Caladio non è immune dall’attacco di malattie e parassiti, di seguito vi spiegheremo dei principali nemici di questa pianta e vi daremo dei consigli per sconfiggerli.
Se notate che le foglie della vostra pianta appassiscono e diventano deboli, può essere sintomo di un apporto di acqua troppo scarso durante le innaffiature oppure l’esposizione della pianta a correnti d’aria troppo fredde. In questo caso bisognerà somministrare più acqua oppure spostare il Caladio in una zona meno ventilata.
Se invece le foglie appaiono poco vigorose e rinsecchiscono, vuol dire che la pianta è stata messa in un ambiente troppo freddo, in questo caso, naturalmente, sarà opportuno posizionarla in un luogo maggiormente caldo.
Se sulla pianta si vedono dei pidocchietti bianco-giallastri, vuol dire che è stata infestata dagli afidi, in questo caso sarà opportuno procedere con la somministrazione di antiparassitari.
Abbiamo detto in precedenza che questa pianta, nel periodo vegetativo, va innaffiata spesso ed abbondantemente, se si è però esagerato con l’apporto di acqua può darsi che si formi della muffa sulle foglie, in questo caso sarà necessario diminuire le innaffiature e la quantità di acqua somministrata.
