Al termine della pausa natalizia, i campionati che teniamo d’occhio nella nostra rubrica dedicata al calcio estero stanno per tornare a dare colore e regalare emozioni ai nostri weekend. Fanno parte di questa categoria la Ligue 1 (che ripartirà questo venerdì) e la Bundesliga (il 30 gennaio). Ha già invece esordito nell’anno nuovo – e che esordio! – il campionato spagnolo. Mentre come di consueto, oltremanica, il campionato inglese è andato avanti non-stop per tre giornate.
PREMIER LEAGUE – Cerchiamo, quindi, di fare un breve ma concisa sintesi di queste tre giornate di calcio inglese. Durante il festoso Boxing Day (26 dicembre), giorno in cui si disputa un intero turno del campionato inglese. È questa una tradizione che nasce da un’usanza, nei tempi passati, di regalare dei doni alle classi sociali più basse. Non ci saranno però regali in Premier in cui vincono nettamente le squadre nelle fasce più alte della classifica. Tutto rimandato alla diciannovesima giornata, quando assistiamo alla frenata delle tre squadre sul podio (Chelsea- Manchester United – Manchester City). Pareggio più amaro per i Citizens che trovano un Burnley ostico in casa, mentre può sembrare un punto più dignitoso quello del Chelsea e del Manchester United rispettivamente fuori casa contro Southampton e Tottenham. Il regalo più grande arriva proprio al White Hart Lane dai Blues che perdono clamorosamente per 5-3. Il Tottenham regala così alle inseguitrici la possibilità di accorciare le distanze sulla capolista, ma delle due squadre di Manchester ne approfitta soltanto il City. I Red Devils non vanno oltre al pareggio nella trasferta contro lo Stoke City. Tre giornate altalenanti, quindi, per le tre big del calcio inglese, da cui esce conscio delle proprie capacità e ben solido il Southampton (4°) con due vittorie importanti su Arsenal e Crystal Palace e un pareggio che vale come una vittoria contro il Chelsea.
LIGA – In Liga il battesimo del 2015 da parte delle due blasonate squadre del Real Madrid e del Barcellona non è dei migliori. La prima sconfitta del Real Madrid, dopo quella contro il Milan, che interrompe l’incredibile striscia vincente di 22 vittorie consecutive, avviene nella bolgia del Mestalla. Dopo il rigore di Cristiano Ronaldo, Barragán e Otamendi ribaltano il risultato, facendo sfumare così ai Blancos la caccia al record Coritiba (24 successi). Sir Carlo salva comunque la vetta (con una partita da recuperare), grazie alla sconfitta del Barcellona al San Sebastián. I Blaugrana, infatti, vengono puniti da un’autorete nei primi due minuti di Jordi Alba e non riescono a sollevare la testa in una partita non impossibile. La sconfitta sul campo, però, mostra segni di rottura e tensione in tutto l’entourage catalano. Con il licenziamento del direttore sportivo Zubizarreta, l’addio annunciato da Puyol dopo appena 3 mesi da dirigente e soprattutto il dissidio interno tra Messi e l’allenatore Luis Enrique, il Barcellona sembra sempre più una polveriera pronta ad esplodere in qualsiasi minuto. Soprattutto il rapporto sempre più teso e sempre più ai ferri corti tra Messi e l’allenatore potrebbe sfociare in un esonero ai danni di quest’ultimo. Messi, infatti, ha denunciato l’eccessivo autoritarismo di Luis Enrique descritto come “il padrone dello spogliatoio”. Un altro battibecco fra i due ci sarebbe già stato nell’allenamento di venerdì, il primo del 2015, nato da una decisione del tecnico che si trovava ad arbitrare una partitella cinque contro cinque. Ad alimentare tutto ciò, la mancata presenza de La Pulce ad un allenamento a porte aperte motivato con un problema gastrointestinale. La sensazione è che a Luis Enrique servirà ben più di una vittoria nelle prossime partite per salvare la panchina. La ripresa della Liga, dunque, è in qualche modo storica: era dal 1° maggio 2011 che le due grandi di Spagna non perdevano nella stessa giornata. Ad approfittarne è ancora una volta l’Atlético Madrid che sbaraglia con la solita concretezza il Levante di Sissoko per 3-1, raggiungendo così il Barcellona di Messi al secondo posto a quota 38 punti, a solo -1 dal Real. Chissà che, ancora una volta, il Cholo non punti al colpaccio..
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