Calcio, nella finale di Tim Cup tra Juventus e Lazio debutta la “goal line technology”

Creato il 11 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Sarà la finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio, in programma all’Olimpico il 7 giugno a segnare l’ingresso della tecnologia del gol-non gol in Italia. La finale, però, sarà anticipata il 20 maggio se la squadra di Allegri dovesse arrivare in finale di Champions League. A confermarlo è stato il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta.

(blgs.independent.co.uk)

La prima volta della “goal line technology”, in occasione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Il debutto della “goal line technology” in Italia avverrà in occasione della prossima finale di Tim Cup che Juventus e Lazio giocheranno a Roma il 7 giugno. A confermarlo è il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, al termine della breve assemblea tenutasi oggi a Milano. All’Olimpico, per chiarire eventuali casi di gol fantasma, verrà utilizzata la tecnologia “occhio di falco” della Hawk Eye. “Avevamo fatto durante la scorsa assemblea l’analisi delle offerte – spiega Beretta – e si era deciso di andare avanti con questa società” che sarà in grado di rendere “operativa” la nuova tecnologia “per la finale” della coppa nazionale.

L’idea di De Laurentis di portare dieci partite della prima giornata della prossima stagione all’estero. Beretta è più prudente davanti all’idea suggerita dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ha fatto riferimento all’ipotesi di spalmare la prima giornata del prossimo campionato in 10 città di altrettante nazioni. Sul tavolo della Lega di Serie A, dice Beretta, ci sono ”tante proposte per sostenere immagine del calcio italiano all’estero e contribuire alla sua valorizzazione”, ma al momento “non ci sono decisioni”. Beretta ricorda che “la Premier League sta studiando questa possibilità da diversi anni”, ma trovare una soluzione nel breve periodo è “complesso” perché è una scelta “che si incrocia con i regolamenti Fifa”. Il numero 1 di via Rosellini tuttavia sottolinea “il potenziale del calcio italiano” e dice che le possibilità di valorizzazione sono “legate alle competizioni reali perché è molto più difficile promuovere partite ad hoc come amichevoli”. “Oggi – conclude - si è incominciato a ragionare a soluzioni utili per promuovere il calcio italiano all’estero” ma bisogna saper tener conto della “complessità organizzative”. (ADNKRONOS)


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