Calcio scommesse: l’inchiesta si allarga

Creato il 29 settembre 2011 da Yourpluscommunication

Nel primo pomeriggio di una calda giornata autunnale, in Procura, è stato interrogato Walter Sabatini, attuale direttore sportivo della Roma ed ex dirigente del Palermo.

Ad attenderlo per il lungo interrogatorio durato più di due ore, c’erano i pubblici ministeri Filippelli e Siragusa, titolari dell’inchiesta sulle presunte ingerenze della camorra nel calcio scommesse.

Con i due sostituti c’era anche il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Rosario Cantelmo.

Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini è stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti. Non in relazione al suo attuale incarico di ds della Roma quindi, ma rispetto alla sua precedente attività di dirigente del Palermo.

Il lungo interrogatorio reso dal dirigente sportivo, è servito a chiarire ai magistrati inquirenti alcune situazioni sospette. Situazioni relative a nuove partite sulle quali, al momento e con il massimo riservo, indaga l’Antimafia Napoletana.

Queste nuove partite, vanno ad aggiungersi a quelle già sotto stretta osservazione dei pubblici ministeri che indagano su un colossale giro di denaro che, pare, sarebbe stato indebitamente intascato dal clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia grazie ad alcuni stratagemmi legati al sistema delle scommesse on line.

Walter Sabatini, però, non è l’unico dirigente sportivo interrogato come persona informata sui fatti da parte dei pubblici ministeri napoletani.

Lo lo stivale del “calcio” è stato analizzato per intero e, ad essere interpellati sono stati anche il direttore generale del Bolonga, Stefano Pedrelli, e il presidente della Lazio, Claudio Lotito (ascoltato dai magistrati napoletani per ben due volte).

Tante sono le partite sospette. In questo nuovo gruppo, ce ne sarebbero almeno una decina degli ultimi campionati sportivi di Serie A in Italia.

Effettivamente l’inchiesta della Dda di Napoli, è stata avviata grazie a forti dubbi in merito alle partite di calcio di serie inferiori ma, ora dopo ora, si sta arricchendo di nuove pagine e di nuove partite sulle quali, la camorra stabiese avrebbe messo le mani per le proprie facili e vincenti scommesse.

Al momento poco si conosce dei match incriminati. L’unico dato certo è costituito senza ombra di dubbio, dall’inquietante sospetto delle vincite illecite e di incontri truccati. Una nuova pesante ombra sul calcio italiano.

Ad orchestrare la grande truffa delle scommesse sicuramente vincenti o ad alto coefficiente di vincita erano alcuni uomini dei clan D’Alessandro-Di Martino (particolarmente radicati nella zona stabiese e dei comuni dei Monti Lattari).

Al lavoro, ci sono i carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, guidati dal capitano Amadei, impegnati da oltre un anno al controllo di conti correnti, volumi di scommesse, puntate su partite di calcio italiane o straniere considerate sospette.

Il controllo dei volumi di scommesse e dei conti correnti potrebbe rilevarsi foriero di sviluppi che potrebbero addirittura provocare un altro terremoto nel mondo del calcio che conta.

Giuseppe Parente

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