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Il Bologna ha riportato sulla Terra una Lazio che, dopo aver vinto il derby, pareva dovesse spaccare il mondo e addirittura lanciarsi all'inseguimento della Juve per il secondo posto. Invece nisba. La Lazio ha mostrato tutti i suoi limiti di gioco (poco) e di idee (poche), con un allenatore, Reja, che si era dimesso prima della trasferta a Madrid per poi riabbracciare Lotito e Tare "in perfetta sintonia" d'intenti e di vedute. Mah. La Lazio resta terza in classifica, questa è l'unica nota lieta di una squadra (e di un allenatore) che si era illusa di poter arrivare lontano schierando i vari Garrido, Scaloni, Zauri, Alfaro, ecc. ecc. I ragazzi della primavera non saranno certo dei fenomeni ma un tipo come Faraoni (regalato all'Inter) farebbe comodo eccome in un contesto di pochezza tecnica e di età avanzata. Reja preferisce i vecchietti ai giovani, altro motivo per cui speriamo che a fine campionato saluti tutti cordialmente e vada a scaldare un'altra panchina. Anche se dovesse arrivare in Champions (ma non ci crediamo).
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