CALCIO - Serie A, Lazio in testa (con la testa...).

Segnare a cinque minuti dalla fine, quando la squadra è stanca e si muove ancor meno del solito, e vincere 1-0, con i tre punti che proiettano in vetta (anche se manca il match della Juve), è senz'altro un fattore positivo nel contesto generale di una Lazio che arranca nel gioco collettivo ma che ha nei singoli, o meglio in quei due lì davanti (Cissè e Klose), la vera forza prorompente. Malgrado Hernanes a corrente alternata, un Ledesma in via d'estinzione (ha giocato sempre sinora), un Dias (baluardo difensivo) col ginocchio che fa le bizze e un Cissè ancora confusionario, l'aquila vola nei risultati e questo è quello che più conta. Reja non ha nai dato un gioco vero alla squadra, ma con i nuovi arrivati (Cana a parte) pare aver acquisito la mentalità giusta; l'undici aspetta il momento buono per colpire, sia una accelerazione improvvisa di Klose (come ieri) sia una incursione temporanea di Brocchi (con lo Zurigo). La difesa poi sembra aver trovato l'assetto giusto, con Marchetti cresciuto di rendimento e di fiducia personale, Diakite vice-Biava (forse anche meglio...) in stato di grazia, Lulic a far da pendolino tra centrocampo, fascia e difesa, e Sculli rinforzo doc, pronto a entrare e a dar l'anima sulla fascia come in zona gol. Il primato quindi non è frutto del caso ma bisogna essere obiettivi, un po' di fortuna, che non guasta mai, è dalla parte di nonno Reja. Ora la sosta e poi lo spareggio in Romania per l'Europa League: non fermarti Lazio!