Risultati Calcio Serie A: il derby della Madonnina non fa contenti nessuno, finisce pari e non regala grande spettacolo.
Inzaghi abbandona il 4-3-3 per un 4-2-3-1 con Rami adattato terzino destro, Essien e Muntari mediani e il trio Bonaventura, Menez ed El Shaarawy alle spalle di Torres; Mancini comincia la sua nuova avventura nerazzurra con la difesa a quattro, ma cambia la posizione di Kovacic, non trequartista come annunciato alla vigilia ma ala, in un tridente offensivo completato da Icardi e Palacio. Pronti via ed arriva la prima emozione: pessimo retropassaggio di Muntari e Icardi si invola da solo verso Diego Lopez, che però risponde benissimo salvando quasi di suola. Ma dopo questo sussulto nerazzurro sono i padroni di casa (virtuali) a passare in vantaggio: è il minuto 23 ed El Shaarawy si invola sulla fascia, mette al centro di sinistro e Menez batte Handanovic con un piatto destro al volo d’alta scuola. La tensione cresce, si lotta in mezzo al campo, arrivano tanti falli e si perdono tante palle, ma occasioni poche; e così si va al riposo.
Nella ripresa l’Inter preme alla ricerca del pareggio e lo sfiora in apertura di tempo con un’azione a dir poco rocambolesca conclusa da un destro alto di Icardi; ma il gol è nell’aria e arriva al minuto 16: cross dalla destra malamente toccato da Zapata, Muntari (inguardabile oggi) è in ritardo e Obi insacca con un sinistro rasoterra da fuori. Adesso l’inerzia della gara sembra cambiata, l’Inter pare rivitalizzata dal gol, ma è il Milan a sfiorare il vantaggio dopo una quindicina di minuti: El Shaarawy si ritrova inspiegabilmente solo davanti al portiere dopo un’imbucata di Bonaventura (ottima la sua gara) ma centra imperdonabilmente la traversa. C’è ancora tempo per un altro legno, colpito da Icardi con un’ottima girata, e un’occasione per Poli all’ultimo secondo.
Ma finisce così, con un pari che lascia un po’ l’amaro in bocca; le squadre si sono sicuramente affrontate a viso aperto, hanno dato tutto e nessuna ha prevalso sull’altra, ma tra le righe (e forse nemmeno tanto) si scorge la profonda crisi che negli ultimi anni ha colpito le squadre milanesi, povere di contenuti tecnici rispetto al loro glorioso passato.