Torna l'appuntamento con il tabellone completo del Calciomercato con costi dei cartellini, plusvalenze, ingaggi, ammortamenti di tutte le squadre di Serie A.
Il tabellone riepilogativorelativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totalie il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):
È l'ultimo giorno prima dell'apertura ufficiale del calciomercato, eppure se si parla di contrattazioni chiuse o in via di definizione questo mese di giugno è già stato il più scoppiettante degli ultimi anni. Vuol dire che il calcio italiano è di nuovo ricco? Andiamoci cauti con i facili entusiasmi e aspettiamo fine mercato, quando verosimilmente le cessioni andranno un po' a riequilibrare le grandi spese di questa prima fase. Un particolare interessante però va ricordato: fra l'anno scorso e quest'anno sono andati in scadenza gran parte degli ultimi contratti fatti quando c'erano più soldi a disposizione delle squadre e il Fair Play Finanziario era solo nella mente di Platini... scadenze che sono una bella boccata d'ossigeno per i bilanci societari che si ritrovano a poter disporre di alcuni fondi per troppo tempo immobilizzati nella voce "monte ingaggi".
Premesso che alcuni degli affari inseriti nella tabella sottostante relativa a tutte le squadre non sono ancora ufficiali, ma che ho deciso di metterli per dare una visione più ampia di quanto sta accadendo (a toglierli o correggerli si fa sempre a tempo), andiamo a fotografare la situazione al 30 giugno.
Sono poche le squadre che finora hanno portato avanti un mercato in deficit di bilancio. La più "spendacciona" da questo punto di vista è senza dubbio la Juventus, che può sfruttare una situazione economica favorevole grazie ai maggiori introiti previsti per la prossima stagione e ai grandi incassi provenienti dalla Champions League appena conclusa. Come già scritto in passato, secondo i miei calcoli i bianconeri potrebbero spingersi anche a -20 milioni nella colonna bilancio a fine mercato. Oggi ci sono già molto vicini, ma considerando le probabili uscite di Pirlo, Ogbonna e Llorente e molti altri esuberi di livello inferiore che ancora affollano la rosa juventina non stupirebbe almeno un'altra importante operazione di mercato. A proposito della Juventus, rimangono ancora incerti gli accordi con il Boca Juniors per l'addio di Tevez: questa settimana prendiamo per buone le parole del presidente argentino Angelici e carichiamo i 5 milioni del costo di Tevez sul prestito biennale di Vadalà, anche se a mio parere alla fine lo scenario reale sarà un po' diverso...
Ha iniziato a spendere anche il Napoli, che dopo Reina e Valdifiori ha portato a casa anche l'intero cartellino di Jorginho il cui futuro potrebbe comunque essere lontano dalla Campania. De Laurentiis sta provando a concludere altre operazioni in entrata anche perché sa di avere una lista piuttosto corposa di giocatori in uscita con i quali finanziare i nuovi innesti richiesti dal nuovo allenatore Sarri.
Saldo per ora negativo anche per la Roma, che è riuscita a chiudere con successo l'operazione Nainggolan (con una curiosa formula che va a "strapesare" il prestito di Ibarbo sul bilancio 2015/16), ma il cui piano di mercato rischia però di essere messo seriamente in discussione dopo la rottura fra Gervinho e l'Al-Jazira. Il club degli emirati ha ritenuto eccessive le richieste economiche del calciatore creando non poche preoccupazioni nei dirigenti giallorossi, che dall'operazione Gervinho contavano di ricavare 13 milioni cash alleggerendo contemporaneamente di quasi 15 milioni il bilancio fra plusvalenza e risparmio dell'ingaggio. Non è l'unica cattiva notizia per Sabatini: anche le cessioni di Doumbia e Destro sono infatti in fase di stallo poiché i giocatori non sembrano convinti delle destinazioni. Senza gli incassi di queste cessioni, e nonostante l'ottima plusvalenza relativa a Bertolacci, si complica per il momento la caccia a quella punta centrale che rappresenta la mossa più importante del mercato giallorosso, quella dalla quale probabilmente dipenderà gran parte della prossima stagione della Roma. Il favorito a oggi è Dzeko, ma per raggiungere un obiettivo così costoso è necessario fare cassa.
Un po' a sorpresa, a meno per chi non è abituato a questi articoli, non troviamo nelle prime posizioni delle società che si sono più esposte a livello di bilancio le due milanesi. Questo perché entrambe sono riuscite fino a questo momento a riequilibrare sul bilancio annuale le importanti spese in entrata con dei risparmi in uscita. L'Inter è impegnata in un'operazione d'equilibrismo economico particolarmente complicata, vista la sottoscrizione dell'accordo con l'Uefa per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario. Secondo una mia stima "spannometrica", ma che non credo si allontanerà molto dalla realtà, i nerazzurri dovrebbero provare a chiudere la campagna acquisti, contando anche il mercato di gennaio, con un attivo nella colonna bilancio (calcolata come differenza fra l'impatto dei giocatori considerati nel bilancio 2015/16 rispetto al bilancio 2014/15) di almeno 30 milioni, se non qualcosa di più. Va da sé che il sostanziale pareggio raggiunto fino a ora non basta, ma è anche vero che i nerazzurri hanno il dichiarato obiettivo di vendere molti giocatori da qui a fine agosto quindi l'obiettivo non è così irraggiungibile come potrebbe sembrare a prima vista né impedisce alcuni colpi di mercato, come abbiamo visto con Kondogbia. Certo, se tutti o quasi gli esuberi individuati si mettessero a rifiutare le possibili destinazioni come sta accadendo in questi giorni sarebbe un problema, ma a favore del club di Thohir gioca il nuovo regolamento sulle limitazioni delle rose c he può essere usato come velata "minaccia" assolutamente lecita per far capire ai giocatori non più necessari che corrono il rischio di passare tutto l'anno in tribuna...
Barcollante dopo aver subito il doppio colpo Jackson Martinez-Kondogbia, il Milan è ripartito al contrattacco chiudendo per due giocatori importanti e leggermente meno costosi che vanno a coprire le stesse zone del campo, seppur con caratteristiche molto diverse dagli obiettivi iniziali: per 30 milioni è arrivato l'attaccante Bacca del Siviglia e per 20 Bertolacci della Roma. Solo il campo ci dirà se il rapporto qualità/prezzo dei due nuovi acquisti sarà migliore rispetto alle prime scelte oppure no. I rossoneri, pur raggiungendo 43 milioni di passivo nel costo dei cartellini e avendo investito nelle operazioni pluriennali già 74 milioni, hanno ancora un attivo di bilancio di quasi 8 milioni grazie ai calciatori in uscita, che potrebbe dimezzarsi presto in caso di rinnovo di Mexes, al momento inserito fra le cessioni. Come per l'Inter, l'impressione è che il mercato del Milan (con meno obblighi rispetto al Fair Play Uefa) non sia affatto terminato qui.
I dettagli delle singole operazioni di tutte le squadre di Serie A, insieme alle principali Big Europee sono disponibili direttamente sul sito di Fantagazzetta.com, che ringraziamo, al quale potete accedere attraverso questo link.