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Ora è proprio ufficiale! La prossima stagione, Radamel Falcao, attaccante colombiano classe 86 ex Atlético Madrid, giocherà nel Monaco. La squadra di mister Ranieri l’ha prelevato pagando l’intera clausola rescissoria di 60 milioni di euro mentre l’ingaggio del bomber sale a quota 10 milioni a stagione. È una scelta opinabile, quella di Falcao, visto che non avrà l’opportunità di disputare la Champions League. Ma è anche vero che nessun’altra società si è fatta seriamente avanti per l’attaccante sud americano. E questo ricorda vagamente la situazione di stallo tra Cavani e il Napoli: De Laurentiis non fa sconti ed esige l’intero pagamento della clausola, 63 milioni. Niente contropartite tecniche, – si era parlato, ma niente di concreto, di un’idea mourinhana di 30 milioni più Torres – solo cash. Tuttavia, dietro l’affare che ha portato El Tigre da Ranieri, potrebbe esserci un accordo col Real Madrid. Questo perché il trasferimento diretto da una sponda all’altra di Madrid, data la storica rivalità tra Atlético e Real, non è stato mai preso in considerazione.
Dunque, come possiamo vedere, da qualche anno a questa parte, il calciomercato ci propone alcune sorprese, cioè squadre, come il Monaco, che, dopo aver trascorso un po’ di tempo nell’ombra, tornano improvvisamente alla ribalta e si inseriscono prepotentemente nelle trattative, mettendosi in competizione con quelle la cui fama è già consolidata.
Altri club, oltre a quella del Principato, che rientrano in questo discorso sono il Manchester City, il P.S.G e il Malaga. In tutti e quattro i casi, la figura principale, che permette una tale entrata autoritaria, è quella dello sceicco o del magnate: entrato in possesso della società, egli mette a disposizione dei dirigenti un certo budget, notevole, per rendere competitiva la squadra e imporsi a livello nazionale e europeo.
Questa è, per esempio, la filosofia adottata dal magnate russo Dmitrij Rybolovlev, proprietario della neopromossa in Ligue 1: il ricco imprenditore ha fatto capire subito le proprie intenzioni mettendo gli occhi su gente come Falcao, João Moutinho, James Rodríguez, Ricardo Carvalho, Valdés e Tevez.
Nonostante non sia ancora aperto il mercato, i primi quattro sono già stati acquistati; mentre per il portiere del Barça i francesi si sono mossi e si attende l’ufficialità, per l’argentino del City, per il quale la stessa Juve ha fatto un pensierino, non c’è stato ancora niente di concreto, almeno per il momento. Infine, i due gioielli del Porto arrivano per ben 70 mln.
Siamo solo agli inizi e, quindi, è più che logico aspettarsi qualche altro colpo dal Principato. Le concorrenti sono avvertite: c’è una nuova rivale sul mercato europeo che non intende fare sconti. Anzi, è pronta a far “guerra” a suon di milioni per accaparrarsi i migliori giocatori sulla piazza.
Nel frattempo, in Germania, il bomber polacco Lewandowski, in forza al Borussia Dortmund, potrebbe seguire l’ex compagno di squadra, Gotze, e finire ai rivali del Bayern Monaco. Intanto, quest’oggi, i bavaresi hanno l’occasione di fare triplete ma resta da superare l’ultimo ostacolo di una stagione quasi perfetta, lo Stoccarda. Tuttavia, Klopp oppone resistenza e preferisce trattenere un pezzo pregiato del suo undici titolare.
Spostandoci in area mediterranea, in Spagna, si dice che il Real Madrid stia preparando la risposta al colpo blaugrana: mentre Cavani manda segnali d’amore ai Blancos, nel mirino, ci sarebbero invece Ibrahimovic, che potrebbe seguire Ancelotti nella capitale o andare al Chelsea dove Mourinho l’avrebbe scelto come rinforzo per l’attacco, Suarez e Bale. Per quest’ultimo, Florentino Perez, che ha allontanato il Matador per la consistente valutazione, sarebbe pronto a sborsare 70 milioni per far gongolare e cedere il Tottenham. Se ci pensiamo, questa è un po’ una contraddizione: no a Cavani per 63 mln, sì a Bale per 70 mln. È probabile che il vero obiettivo di mercato sia il gallese e che il reparto avanzato sia già completo così com’è.
In Italia, infine, Roma e Milan, ancora interessate dalla sistemazione del loro allenatore, non sono molto mobili; altre, come la Juve, stanno portando avanti le trattative, con la speranza che le parti trovino il prima possibile un accordo. I nomi sono sempre gli stessi: da Higuain e Tevez a Jovetic e Hernández. Per Jo-Jo, la strada è ardua: come il presidente del Napoli, anche i Della Valle pretendono il versamento dell’intera somma della clausola, 30 mln, chiudendo almeno per ora la possibilità di inserire contropartite per abbassare il prezzo.
Articolo di Alessandro Liturri