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Calciomercato invernale 2013: pagelle e retroscena

Creato il 10 febbraio 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

balotelli_galliani_milan_ansa[1]10 FEBBRAIO - Giovedi 31 gennaio alle ore 19 a Milano si sono chiuse le porte dell’ Ata Hotel Executive, sede ufficiale del calciomercato italiano, e come ogni anno, nelle ultime concitatissime ore, non sono mancate polemiche ed emozioni.

Mino Raiola, ad esempio, procuratore tra gli altri di Ibrahimovic e Balotelli, è esploso contro tutto e tutti perchè, all’interno dell’edificio, in molte aree internet e cellulari (strumenti vitali per svolgere questo lavoro, come il bisturi per un chirurgo) a suo dire non funzionavano o funzionavano poco e male, disagio che gli ha di fatto impedito di portare a termine la cessione del centrocampista Kasami, suo assistito, al Pescara.

In ogni caso, fatta eccezione per un importante tentativo dell’a.d. del Napoli Bigon per acquistare la metà del cartellino del bomber della Sampdoria Icardi, i minuti finali di mercato non hanno fatto registrare nessuna ufficializzazione di rilievo. La maggior parte dei team era già al completo perchè il grosso delle operazioni era stato concluso durante tutto l’arco del mese di gennaio. Ecco a voi allora un breve riepilogo con tutti i movimenti, le curiosità e i giudizi de Il Nazionale su tutto quello che è succeso in serie A in questo mercato di riparazione!

Atalanta: una delle squadre di medio bassa classifica che si è mossa meglio. Andava rinforzato il reparto offensivo dove sono arrivati Brienza, Livaja e Budan che daranno qualche soluzione in più a mister Colantuono per il girone di ritorno. Utili anche gli arrivi dei difensori Del Grosso, Scaloni e Canini (arrivato al posto di Manfredini andato al Genoa) e dell’esterno Giorgi che va a coprire il buco lasciato dalla cessione di Schelotto, passato all’Inter nella parte conclusiva del mercato. Voto 6,5

Bologna: non vi era molto da sistemare in casa Bologna anche se la cessione di capitan Portanova ha destato qualche malumore tra la tifoseria e nell’animo dello stesso giocatore che su Twitter se l’è presa con la dirigenza emiliana che spera invece nei gol di Moscardelli (che si è tagliato codino e barba per celebrare il suo trasferimento) per una salvezza che appare comunque alla portata. Voto 5,5

Cagliari e Catania: entrambe le società isolane sono riuscite a resistere agli assalti sferrati ai propri big, come Astori, Nainggolan e Pinilla per il Cagliari, Spolli, Almiron, Gomez e Barrientos per il Catania, che ha detto no anche al Milan per Lodi e Bergessio. Voto 6,5 e 7

Fiorentina: Sissoko, Comper, Wolski e Larrondo per ampliare la rosa, Giuseppe Rossi per fare il salto di qualità nella prossima stagione. Voto 7,5

Genoa: il presidente Preziosi era terrorizzato dalla posizione di classifica della sua squadra, e questo ha favorito l’ennesimo ribaltone in casa rossoblu. In ogni caso Portanova, Manfredini, Eros Pisano, Cassani, Olivera, Marco Rigoni, Matuzalem e Floro Flores (praticamente una nuova squadra!) sono validi innesti per puntare alla salvezza. Voto 6,5

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Inter: a tenere banco è stata la telenovela Snejder, che aveva rifiutato una riduzione del suo lauto ingaggio finendo prima ai margini della rosa e poi sul mercato dove è arrivata la chiamata dell’ambizioso Galatasaray. Coutinho poi è stato ceduto a titolo definitivo, per quasi 15 milioni, al Liverpool. Alla Pinetina sono arrivati invece Kuzmanovic, Rocchi e Schelotto, oltre al talento croato classe ’94 Kovacic, un grande investimento per il futuro (come lo sarà l’esterno sudamericano Laxalt, che arriverà a giugno) ma, come spera il presidente Moratti, anche già per il presente. Voto 6,5

Juventus: Peluso per sostituire nell’immediato l’infortunato Chiellini, Anelka per avere un po’ di esperienza in attacco (soprattutto in campo internazionale) e Fernando Llorente pronto per giugno. Buoni innesti, oculati e a cifre ragionevoli, ma nessun top player e il salto di qualità non è stato fatto. Voto 6

Lazio: “Sartago!” (caldaia ribollente) esclamerebbe Agostino d’Ippona. Dopo che la stampa aveva fatto diversi nomi, tra cui quello di Lampard, arriva Pereyrinha dallo Sporting Lisbona, e niente altro. Una manciata di minuti prima del gong, però, viene trovato l’accordo con gli agenti del Santos per l’acquisto di Anderson, uno dei giovani più promettenti del calcio brasiliano. Ma dal Brasile non arriva un fax fondamentale per l’ufficializzazione dell’accordo e salta tutto. Ma non è ancora finita! Una settimana dopo la chiusura del mercato viene ufficializzato l’ingaggio di Louis Saha (che era svincolato) per andare a ricoprire il ruolo di vice Klose che dovrà stare fermo almeno due mesi. Non poteva essere l’occasione per lanciare definitivamente il giovane Kozak (che Lotito tra l’altro non ha voluto nemmeno mandare in prestito a Pescara)? Voto 5

Milan: la regina del mercato. Zaccardo, Saponara (da giugno), il giovane difensore Salomon e Mario Balotelli sono grandi colpi, il tutto nel rispetto rigoroso del fair play finanziario. Voto 9,5

Napoli: Rolando, Armero e Calaiò, (bei colpi, anche se costati abbastanza) e il “nuovo Gattuso” Radosevic. Si può puntare allo scudetto. Voto 8

Palermo: Sorrentino tra i pali, Aronica e Nelson in difesa, Formica, Faurlin e Fabbrini a centrocampo, Boselli e Sperduti per l’attacco. Bei regali di Lo Monaco per il 3-4-3 di mister Gasperini! Si, se non fosse che sia l’a.d. che Gasperini sono stati brutalmente licenziati appena tre giorni dopo…e ora si riparte da Malesani. Voto 4

Parma: Mesbah e Coda per sostituire Zaccardo, Strasser e il ritorno a casa di Mariga per potenziare il centrocampo. Amauri e Belfodil sono restati nonostante le numerose avances ricevute (per quest’ultimo anche dalla Juventus). Voto 6

Pescara: il presidente Sebastiani ha voluto dare un segnale forte ai tifosi comprando diversi giocatori per raddrizzare la stagione. Sforzini, che ha fatto molto bene a Grosseto, è un ottimo colpo, D’agostino, Caraglio, Sculli e il difensore Bianchi Arce sono invece da valutare. Forse in difesa, punto debole della squadra e indebolitasi ulteriormente con la cessione di Terlizzi al Siena, si poteva fare qualcosa in più. Voto 5,5

Roma: nessuna cessione (neanche quella di Marquinho che era ad un passo dal Gremio) e l’acquisto del terzino greco Torosidis per puntellare la fascia destra. Vale la pena di raccontare però un episodio bizzarro accaduto prorio nell’ ultima ora di mercato. Stekelemburg aveva palesato da tempo la sua insoddisfazione per essere stato messo in panchina da Zeman apparentemente senza motivo e soprattutto senza alcuna spiegazione da parte del tecnico. Così era stato trovato un accordo con il Fulham per il suo trasferimento mentre a Roma sarebbe dovuto andare Viviano. Ma proprio mentre il portiere olandese era in volo per Londra è saltato l’arrivo dell’estremo difensore viola nella capitale e la Roma ha dovuto richiamare Stekelemburg che è tornato indietro e che quindi rimarrà in Italia almeno fino a fine stagione. Voto 5

Sampdoria: Pozzi ceduto al Siena e la seconda punta Gianluca Sansone ufficializzata dal Torino. Non male, la squadra era già competitiva. Voto 6

Siena: molte cessioni illustri, come quelle di Calaiò, D’agostino, Del Grosso, Larrondo e Neto, potrebbero far pensare a una squadra ormai lasciata in balia di se stessa. L’impressione invece è che questa sia stata una sessione di mercato davvero ben gestita in casa senese, perchè se tali cessioni erano inevitabili viste le difficoltà della banca Montepaschi (che investirà molto meno nello sport, anche per quanto riguarda il basket) nessun giocatore è stato svenduto (come è facile che succeda in questi casi) e la rosa non sembra si sia indebolita più di tanto. Sono infatti arrivati in Toscana per lottare per la salvezza Grillo, Uvini, Matheu, Terlizzi, Della Rocca, Emeghara e il pupillo di mister Iachini Nicola Pozzi. Voto 6,5

Torino: Barreto D.S. ha riabbracciato mister Ventura e ora con Gillet, Gazzi, Salvatore Masiello, Glick e Meggiorini questo Torino ricorda tanto il Bari di qualche anno fa. In più sono state ufficializzate le punte Jonathas dal Pescara e il giovane belga Kabasele, un “talento vero” secondo il presidente Urbano Cairo. Voto 6,5

Udinese: mercato di normale amministrazione quello della famiglia Pozzo che ha portato a Udine Merkel e Campos Toro cedendo Armero e Coda andati rispettivamente a Napoli e Parma. Voto 6

Alessandro Ferrazzi


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