Campagna elettorale che sembra sempre più il calciomercato. Si gioca a spararla più grossa, a candidare il nome più popolare, ad effetto, per convincere l’elettore già deluso mille volte, che stavolta il governo non sbaglierà una mosse. Così Monti candida Sechi, Bombassei (prestigioso esponente della Confindustria) e ovviamente la campionessa di scherma Vezzali, nota per la frase rivolta a Berlusconi davanti a Vespa: “Da lei presidente vorrei essere toccata”. Il “tocco” nella scherma è un colpo subito. Ma si gioca sull’ambiguità e non si sbaglia mai.
Mario Sechi è il solito giornalista, saldamente conficcato nel centrodestra berlusconiano, fa il tris con Muchetti (Corriere) candidato col Pd e con Severgnini (Corriere), anche lui col Pd. Una confusione di ruoli, tra giornalisti e politici, che fa solo del male alla professione del giornalista, che può fare tutte le battaglie politiche che vuole, ma da giornalista. Purtroppo in Italia fra direttori di giornali o giornalisti e politici a volte la differenza proprio non si vede.