© LaPresse La Juventus ha deciso di chiedere ufficialmente la revisione del processo su Calciopoli in base alle nuove intercettazioni venute alla luce: «Come già chiedemmo nel 2006, confidiamo che le istituzioni e gli organi di giustizia assicurino parità di trattamento per tutti»
La Juventus ha deciso di rompere gli indugi: chiederà ufficialmente che il processo venga rivisto perchè all'epoca del primo processo non vi era traccia delle intercettazioni telefoniche tra Moratti, Facchetti, Meani, Cellino, Pradè e altri dirigenti con i designatori arbitrali. Praticamente , afferma la società bianconera, tutte queste persone facevano esattamente la stessa cosa che faceva Moggi e che la società bianconera ha già pagato a caro prezzo.