Secondo quanto riportato dal sito CanaleGenoa, il Procuratore delle Repubblica di Bari, Antonio Laudati, ha rilasciato delle dichiarazioni che fanno riflettere sull’inchiesta da lui condotta, invocando misure più incisive nell’ordinamento sportivo allo scopo di prevenire e colpire reati ben più gravi del calcioscommesse:
Vanno cambiate le norme dell’ordinamento sportivo su responsabilità oggettiva e omessa denuncia: solo cosi’ puo’ aumentare la collaborazione di societa’ e calciatori, indispensabile per arginare il fenomeno delle scommesse. I club e i giocatori non hanno interesse ad aiutare gli organi di giustizia, perchè rischiano di essere condannati nei processi sportivi. Occorre un intervento a livello nazionale… Il settore principale dell’inchiesta è sul riciclaggio. Ma la criminalità non si accontenta di ripulire il denaro sporco, vuole anche guadagnare. Ci sono Paesi nei quali è possibile scommettere in ogni modo e così vengono usati bookmakers stranieri. Il pericolo è minimo: con la frode sportiva si rischiano pochi mesi di carcere o una multa.
Ricordiamo che solo qualche settimana fa, il Procuratore Laudati aveva espresso concetti simili:
“Ci sono più soldi da guadagnare con le scommesse che con la droga“.
“C’è una riflessione da fare – dice il magistrato – il mondo del calcio non era pronto ad affrontare questo nuovo grande affare delle scommesse … il fatto di poter scommettere, durante la partita, su chi tirerà il primo corner, la prima punizione … con queste scommesse si esagera. Siamo davvero andati troppo lontano“.