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Calcioscommesse, "Mister X" di Bari-Lecce è Carlo Quarta

Creato il 06 aprile 2012 da Lunastorta79 @marcobeltrami79

Fonte: Go-Bari.it
Bari - E' stato definito il "Mister X" del famoso derby Bari-Lecce della scorsa stagione: l'emissario salentino che, secondo quanto dichiarato da Andrea Masiello durante il suo interrogatorio barese, propose all'allora difensore del Bari, ora all'Atalanta, di perdere il derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011; lo stesso che poi gli consegnò, il 22 agosto 2011, i 230 mila euro in contanti ("ce li aveva in una busta, legati con delle fascette"). Una somma che Masiello, fresco di concessione di arresti domiciliari dopo il comportamento collaborativo dimostrato negli interrogatori, divise assieme ai complici arrestati: 90mila euro ciascuno a Gianni Carella e Fabio Giacobbe, mentre gli altri 50mila il difensore li tenne per sè.
MISTER X RICONOSCIUTO - Proprio questo fantomatico "faccendiere" è stato riconosciuto dal terzino grazie ad una foto mostratagli durante l'interrogatorio davanti ai pm baresi. E'un impreditore leccese, che opera nel settore alimentare, è impegnato politicamente, ha 35-40 anni, i capelli corti, è alto circa 1,85 e viaggia su una Mercedes. A Lecce è molto conosciuto sia perché molto amico di calciatori e di imprenditori locali, sia perché organizza serate ed eventi della movida salentina.
Di 'Mister X' Masiello ha parlato ancora oggi nell'interrogatorio in carcere, il terzo in meno di 24 ore, davanti al pm Ciro Angelillis. Il nome di Mister X - l'identità del quale non è confermata ufficialmente, anche se indiscrezioni giornalistiche fanno riferimento al nome di Carlo Quarta, avvocato molto vicino alla famiglia Semeraro - nelle prossime ore sarà con ogni probabilità iscritto nel registro degli indagati della procura di Bari per frode sportiva. Dopo le notizie di stampa, il patron del Lecce, Giovanni Semeraro, ha ribadito che la società è "completamente estranea a tutto quello che è emerso dalle dichiarazioni, parte delle quali anche confuse e contraddittorie, dei protagonisti di questa vicenda, ed è sicuramente vittima di una ingiustificata presunzione di colpevolezza mediatica".
Marco Beltrami

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