Dedicato ad Angelo di Carlo
L’ex ministro Calderoli (Lega Nord) usufruisce di una scorta fissa di otto uomini tra poliziotti, carabinieri, finanzieri, davanti alla sua villa in provincia di Bergamo da quando ha avuto la bella pensata di sfidare l’integralismo islamico esibendo la famosa maglietta provocatoria nei confronti della loro religione.
Altra scorta, oltre a quella fissa della villa, è quella per la sua esimia persona: altri otto uomini tra Bergamo e Roma.
Solo la scorta della villa costa a noi cittadini, occupati, disoccupati, pensionati, esodati che siamo, circa 450.000 euro annui. In due anni ci è costata quindi 900.000 euro (quasi un milione di euro). Senza contare il costo dell’altra scorta di cui accennavamo.
Se aggiungiamo la spesa di queste scorte a un personaggio come Calderoli e i rimborsi elettorali non dovuti (perchè cancellati da un referendum) alla Lega Nord (e a tutti gli altri partiti), rimborsi questi utilizzati per “gli studi” in Inghilterra, le lauree in Albania, i divertimenti, i passatempi e gli svaghi del trota e dei suoi fratelli; se aggiungiamo queste spese a quelle delle scorte di altri ex ministri, ministri, onorevoli di questa cippa, per i quali l’unico rischio è quello di beccarsi un calcio in culo da qualche pensionato incazzato e stufo di essere preso per il culo da parassiti quali sono loro.
Se aggiungiamo queste spese a quelle che ci costa un ex partito ormai defunto come la Margherita – che si ritrova con decine se non centinaia di milioni di euro di rimborsi elettorali che si rubano da uno all’altro e che il presidente RutTelli (detto anche Piccolo Rutto), ci assicura candidamente che quelle decine di milioni erano nella cassa dell’ex partito “a sua insaputa” come si usa adesso giustificarsi tra di loro onorevoli lestofanti.
Se aggiungiamo che le ruberie che vengono fuori sono soltanto la punta dell’iceberg che ogni tanto spunta fuori dal pelo dell’acqua e che tutto il resto delle mangiatoie e delle ruberie viene tenuto sommerso da tutti lorsignori.
Ci vuole poco a capire – a me, che non sono un ragioniere, nè un tecnico, nè un professore, nè un consulente, nè un senatore a vita, nè un presidente del consiglio, nè un ministro del welfare, nè un ministro del tesoro, nè un possessore di appartamenti con vista Colosseo a Roma pagati da qualcuno a mia insaputa per pura simpatia nei miei confronti – che queste categorie che ho appena elencate potrebbero fare a meno di romperci i coglioni dicendo che l’unico modo di salvare l’Italia è quello di affogare gli Italiani. Perchè, appunto, anche non essendo ragionieri si può ben capire che altri sono i modi per salvare l’Italia senza dimenticarsi di salvare anche gli Italiani.
Invece di spingere la gente a suicidarsi.. VERGOGNOSI!
Ad Angelo di Carlo.
IL CRONISTA