Haiku dell'Avvento n. 20
Qualunque causa
è certamente persa
se non ci credi
- Stasera facciamo la presa di Col Di Lana.
- Sì, sì, nonno, facciamola!
La presa di Col Di Lana era uno dei giochi con cui nonno rendeva interessanti le lunghe sere d'inverno della mia fanciullezza raccontandomi, in maniera facile e soprattutto coinvolgente, le sue storie di guerra. La grande guerra, quella del 15/18, a cui lui aveva partecipato in prima linea, in quanto granatiere di Sardegna.
Per spiegarmi come era avvenuta la presa di Col Di Lana, nonno prendeva due fogli di Paese Sera e li piegava a mò di montagne: una, fatta con una sola piegatura e quindi leggerina, era Col di Lana, l'altra, fatta con più piegature dunque robusta, era il monte su cui erano appostati i nostri. Metteva le due montagne una di fronte all'altra, e cominciava il racconto fatto di fanti che camminavano a piedi e scavavano trincee, di artiglieri che piazzavano le armi al riparo di quei grandi fossati, e di storie personali come quella della volta che gli era venuto in mente di spostarsi e proprio dov'era lui prima era caduta una granata.
Quando, tra una divagazione e l'altra, si arrivava al cannoneggiamento contro il nemico, metteva un elastico sottile intorno alla montagna robusta e contava:
- Tre, due, uno...- mentre con un fiammifero bruciava l'elastico.
- Fuoco!- gridavamo insieme, nel momento preciso in cui l'elastico, rotto dal fuoco del fiammifero, scattava in avanti e letteralmente abbatteva Col Di Lana: vittoria!
Stamattina, già da un paio d'ore in trincea tra mamma da aiutare, casa da sistemare, lista con le cose mancanti ancora da comprare, come ogni anno sfiduciata e stanca per questa battaglia che però non saprei non combattere, mentre mettevo la pentola sul fuoco per scaldare le ultime verdure già pulite mi è tornato in mente questo episodio, e, accendendo il gas, ho gridato 'Fuoco!'.
A domani per l'ultimo bollettino: vinceremo!
P.S. delle ore 10,30: fra una spadellata e l'altra ho dato uno sguardo al calendario: da non crederci, ma oggi è S. Vittoria!
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