C’è qualcosa che non va proprio nel nostro paese. Perché dei blogger di “chiara fama” dovrebbero essere “invitati e ospiti del comune di Catania…” un “…comune, gentilissimo che ha messo a disposizione la copertura del viaggio, il pernottamento e una persona incaricata di portarci in giro quando serviva.” come dice @catepol in questa discussione sui gli Stati Generali della città di Catania? Il concetto è ribadito anche da Luca Conti nella stessa discussione con le seguenti parole:”Sono stato invitato dal Comune di Catania che mi ha messo a disposizione una persona (non solo a me) per gli spostamenti aeroporto – albergo, albergo e volo. E’ il comune di Catania semplicemente perché è una persona del Comune che mi ha inviato per email tutte le informazioni, compreso il biglietto elettronico del volo“.
Davvero i comuni servono a questo? Davvero crediamo che lo stato e/o i comuni italiani dalle casse disastrate e indebitate debbano spendere in eventi, quando il focus, almeno in questa fase di crisi, dovrebbe essere incentrato su i servizi ai cittadini?
Andiamo oltre.
Marco Massarotto, riporta sul suo blog “TAX 2.0 – Il fisco come Venture Capitalist dell’Innovazione in Italia?“ un concetto espresso proprio durante il Barcamp di Catania “Stati Generali dell’Innovazione”. Marco sul suo blog scrive:”mi rendevo conto di come il nostro fisco, se lo volesse, potrebbe essere il più straordinario Venture Capitalist agevolando la crescita finanziaria delle giovani Start Up con una politica fiscale ad hoc che con adeguate dilazioni e favorendo i reinvestimenti.”
Ma questi non si chiamano forse aiuti di stato? Il compito dello stato è continuare a versare soldi dei cittadini in iniziative improbabili? Non è forse vero che è pratica comune dei Venture Capitalist investire in più progetti, sapendo che statisticamente, molti falliranno e solo uno o due produrrebbero grossi guadagni? Perché lo stato dovrebbe impelagarsi in operazioni ad alto rischio?
Il mio concetto di capitalismo si identifica in un mondo in cui sono i privati a dover produrre ricchezza, che poi deve giustamente essere ridistribuita – con tasse più basse possibili a tutti – in servizi utili a tutta la comunità. Qui invece assistiamo al solito scenario dove lo stato o i comuni, indebitati fino al collo, sprecano quelle poche risorse che hanno in iniziative volte ad aiutare i privati. Il capitalismo italiano sta morendo e non è capace di affrontare bene l’economia globale anche perché da noi c’è questa mentalità assistenzialista e incapace di creare libera iniziativa.
A Catania fa caldo e c’è il sole, ma purtroppo non è lo stesso sole della California!